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Italia-Israele, la lettera aperta di Rondine: “Avversari sì, nemici mai”

di Alessandro Di Lenarda

Il Bluenergy Stadium di Udine ospiterà la gara tra Italia e Israele, valida per la League A di Nations League. Data la complicatissima situazione sociopolitica e umanitaria in corso in Medio Oriente, l’organizzazione Rondine Cittadella della Pace ha divulgato una lettera aperta indirizzata alle principali cariche politiche del Friuli Venezia-Giulia e quelle sportive italiane. Di seguito alcuni estratti dello scritto.

“Nelle interlocuzioni con i diversi soggetti territoriali e nazionali abbiamo constatato l’intenzione di tutti che accompagna la prossima partita Italia-Israele, che si svolgerà a Udine il 14 ottobre: fare in modo che lo sport – il calcio in questo caso – possa essere quello "spazio terzo", quella risorsa morale e culturale per cui è nato e continua a trovare una sua preziosa ragion d’essere, anche nei momenti più tragici della storia. Rondine semplicemente non può che essere la naturale alleata dello sport, il luogo dove si vive – e si gioca! – come avversari, mai come nemici. Tutte le persone e le istituzioni che promuovono sinceramente la pace vogliono proteggere gli "spazi terzi". Questi luoghi, soprattutto nei momenti di maggiore tensione e durante i conflitti, devono rimanere uno spazio sicuro dove la diversità possa continuare a coesistere nel riconoscimento dell’esistenza dell’altro, seppur nella divergenza di posizioni e visioni, tenendo viva la possibilità del dialogo tra i popoli. In tal senso, ci uniamo a tutte le istituzioni coinvolte a vario titolo nella prossima partita, e invitiamo anche altri soggetti del territorio di Udine a condividere pienamente questa intenzione, in modo corale, perché il calcio e lo sport in generale siano un momento di umanità, di riconoscimento al di là e al di sopra delle tragiche contingenze a cui assistiamo ogni giorno”.


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