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Italia, Gattuso: “Attenzione alla gara con la Moldova; non siamo qua per passeggiare”

di Stefania Demasi

Il gruppo composto dai giocatori convocati da Gennaro Gattuso in occasione della finestra della Nazionali del mese di novembre si è radunato a Coverciano per preparare le ultime due sfide in programma nel girone di qualificazione per il Mondiale del 2026 - prima degli ormai quasi certi spareggi di marzo.


Il Commissario Tecnico degli Azzurri ha parlato in conferenza stampa oggi. Di seguito le sue parole: "Non sarà una scampagnata, non siamo qui 7-8 giorni per passeggiare... Voglio vedere massimo impegno, sono partite ufficiali e noi indossiamo la maglia azzurra. Metteremo in campo alla prima chi ha avuto poco spazio e poi nella seconda cambieremo ancora qualcos'altro. Dobbiamo pensare a noi, non alla Norvegia. A farci trovare pronti".

Su quanto gli è arrivato dalle recenti gare
"Gente come Zaniolo, Palestra e tanti altri giocatori hanno fatto cose interessanti. Poi le scelte vengono fatte con un criterio e mi piace lavorare con chi è qui da un po' di tempo, ma le porte di Coverciano sono aperte per tutti. Guardiamo tutti".
 

Sui quattro mesi di stop poi fino a marzo. 
"Stamattina abbiamo messo giù il programma fino al 15-16 gennaio, andrò a vedere la Supercoppa in Arabia Saudita. Ci prepariamo così, vedendo partite e girando. Continueremo a vedere i match".
 

Su Chiesa
"Io parlo spesso con lui e bisogna rispettare le scelte, le problematiche che ognuno di noi ha. Io so bene cosa ci diciamo, devo rispettare ciò che mi dice il giocatore. Altro non posso dire, ma la verità è questa".

Sulla possibilità di anticipare l'ultima giornata prima dei play-off di marzo.
"Non si può fare. Questo mese abbiamo lavorato 4-5 giorni di fila su tutto il programma, non c'è lo spazio. Si potrà trovare uno spazio a febbraio per stare 1-2 giorni qui, sperando di riuscirci. I calendari sono pieni. Bisognerà essere bravi noi, andare a trovare i ragazzi, andare a cena con loro. Riuscire a gestirla così. Ci stiamo lavorando, anche la Lega Serie A vuole darci una mano ma è molto difficile. Ora siamo all'undicesima giornata, ci ritroveremo alla 30esima. E' tantissimo tempo, lo sappiamo, ma la situazione è questa".


Sui moduli.
"Quando una squadra riesce a fare più di un modulo è meglio, ci saranno due squadre con due moduli differenti".

Sul regista
"Intanto Barella è con noi, la prima non la fa. Ho parlato con Tonali già dieci giorni fa e non possiamo permetterci di perdere un giocatore come lui, la vedo molto difficile possa giocare con la Norvegia causa diffida. Locatelli per me è un regista, Ricci è un regista e può fare anche la mezzala".


Sull'assenza di Kean.
"La tattica nel nostro campionato la fa da padrona, ci sono allenatori bravissimi a livello tattico. Ci sono molti meno spazi, non c'è campo e difficilmente puoi giocare a campo aperto. Questo ti porta a vedere cose diverse. Su Keam nulla, non doveva giocare la partita di Coppa, l'han buttato dentro, ha rischiato e ha preso questo colpo dove aveva già fastidio. Dispiace, ma abbiamo attaccanti forti che ci hanno dato una grandissima mano. Ci aspettiamo tanto da chi è qui". 
 

Sull'assenza di Berardi
"Berardi, come gli altri, nessuno mette in dubbio le sue qualità. Lo sto seguendo, so cosa ci può dare ma poi faccio delle scelte. Sappiamo le sue qualità, vediamo".
 

Sulla gara contro la Moldova

"Mi aspetto una gara difficile, sicuramente cambieremo qualcosa. La trappola è sempre dietro l'angolo, lo sappiamo bene".

Su Scamacca 

"Scamacca non mi deve dimostrare nulla, sa come mi piace vedere gli allenamenti, cosa voglio. Se è qui è perché credo fortemente in lui. Ha attraversato momenti difficili, ma è un giocatore che riesce a fare cose importanti. Mi aspetto faccia le cose per bene e che si sacrifichi come hanno fatto recentemente gli altri attaccanti"

Su una possibile svolta a due punte.

Si, ma è anche vero che poi qualche giocatore per le preventive deve rimanere. Quando giochi a tre col vertice basso uno a fari spenti può arrivare a riempire l'area.

Cosa l'ha colpito delle prime undici giornate

"Mi piace il coraggio di Italiano e di Gasperini. Si vede che Mancini nelle ultime 2-3 gare sembra Cafu, un pendolino. Italiano anche lui, non hanno paura. È tanta roba".

Calafiori centrale

"Riccardo non fa solo il terzino, si sa muovere. È un giocatore smart. Per me non è un problema, può giocare da terzino, da centrale, da braccetto".
 

Gara contro la Norvegia termometro del lavoro di Gattuso

"Per me è più importante la prima rispetto alla seconda che si prepara da sola. La Norvegia per le caratteristiche che ha può metterti in difficioltà, sono in salute. La nostra sfortuna in questo girone è aver trovato una Norvegia che sta esprimendo un calcio eccezionale, ma quella gara si prepara da sola.  La partita a cui stare attenti è quella con la Moldova".

Sul calcio italiano 

"In Premier fanno un altro sport per i soldi che hanno, per il livello che c'è. Però in Italia abbiamo allenatori incredibili, molto preparati. In Serie A se non ti inventi la giocata è difficile. In Serie A nelle prime 5-6 squadre hai 1-2 giocatori da vedere, la mia difficoltà grande è su questo. Non sulle difficoltà del campionato".

Sulla possibile titolarità di Esposito nonostante il poco spazio all'Inter.

"E non può sbagliare nulla, perchè poi ha venti anni e deve dimostrare. Anche Raspadoro rientra in questo discorso: per me è fortissimo e il fatto che giochi così poco mi fa stare male. Queste sono le nostre problematiche".


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