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Italia, Bonucci: "Quello che è cambiato, su tutti, è il nostro CT"

di Emanuele Calligaris
Fonte: tuttomercatoweb.com

Leonardo Bonucci, difensore della Juventus e della Nazionale italiana, ha rilasciato delle dichiarazioni nella conferenza stampa di ieri, in vista della gara con la Bosnia ed Erzegovina.

Su quello che è cambiato da un anno fa a oggi: "Quello che è cambiato, su tutti, è il nostro CT. E' arrivato con una idea ben precisa, di riflesso è andata a spargersi nel calcio italiano. Tanti giovani sono riusciti a imporsi, dando il proprio contributo".

Sulla Bosnia ed Erzegovina: "Merita grande rispetto, al di là del risultato in Finlandia; insieme alla Grecia può dare fastidio. Ha grandi calciatori, come Džeko e Pjanić​​​​​​​, creano tanto giocando in verticale. Domani rientra Miralem, che fa girare la squadra: lo fa nella Juventus e anche in Nazionale, per loro è fondamentale. Non sarà la Bosnia vista in Finlandia".

Sui gol fra Chiellini e Bonucci: "A noi interessa non prenderli. Costruendo gioco prima o poi ne facciamo uno, poi quando ci riesce di buttarla dentro è una gioia ulteriore. Con Giorgio c'è un rapporto di amicizia e di stima, l'uno per l'altro, in campo e fuori. Ci giocheremo questo traguardo fino a fine carriera. L'obiettivo nostro è far capire cosa significa stare dentro una squadra come la Nazionale. Si è ricreato un grande gruppo, i giovani stanno facendo alla grande il loro lavoro".

Sulla difesa: "Abbiamo una rosa di portieri che possono vestire la maglia della nazionale: Sirigu lo conosco da quando siamo bambini e giocavamo contro, ma lo stesso posso dire di Perin e Donnarumma, oppure Cragno, Gollini e Mirante. Abbiamo un futuro roseo per la porta... però la fase difensiva inizia dagli attaccanti: Belotti si è preso un'ammonizione per rincorrere un giocatore a dieci metri dalla nostra area".


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