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In caso di stop definitivo, Serie A a 22 squadre per il 2020-2021

di Redazione TuttoUdinese

Ci vorrà ancora tempo per capire cosa sarà del calcio italiano. Il Governo ha deciso per la sospensione degli allenamenti fino al 13 aprile ma la sensazione è che ci vorrà tutto il mese per avere un quadro più chiaro e completo. E quindi è impossibile fare previsioni. Più si va avanti e più diminuiscono le possibilità di una ripresa. L’ipotesi di uno stop definitivo sta prendendo sempre più corpo. C’è da dire che in questo caso per evitare ricorsi l’unica strada percorribile è l’allargamento a una serie A a 22 squadre. Una soluzione che non entusiasma nessuno ma che sarebbe il male minore. Una decisione che comporterebbe la non assegnazione dello scudetto, il blocco delle retrocessioni e la promozione di Benevento e Crotone, le attuali prime due del campionato di B. Poi per l’anno prossimo bisognerebbe stilare un calendario con più turni infrasettimanali possibili o magari stabilendo una partenza intorno a ferragosto per concludere la stagione nei tempi giusti in vista dell’Europeo. Questa è una possibilità, anche se resta aperta quella di una ripartenza a giugno. Oltre alla serie A bisognerà fare tutti gli sforzi possibili per aiutare i club di B, Lega Pro e il calcio dilettantistico, che si troveranno in difficoltà più grandi vista la crisi economica dei prossimi mesi. È un patrimonio che non ci possiamo permettere di perdere. 


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