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Il ritorno a casa di Delneri. A Udine per sfornare nuovi talenti

di Redazione TuttoUdinese

Da Udine, o meglio Aquileia paese situato 40 km a sud del capoluogo, a Udine passando per un lungo giro d'Italia sia da calciatore – con due stagioni in bianconero nel mezzo – sia da allenatore. Questa la storia di Luigi Delneri tecnico navigato chiamato a essere profeta in patria nell'ottobre di quest'anno per sostituire un Giuseppe Iachini che non aveva convinto la dirigenza friulana per risultati e gioco. Con poche mosse il tecnico ha saputo ridare vita alla squadra bianconera variando, caso più unico che raro nella sua carriere, anche il modulo adattandosi alle caratteristiche dei giocatori e puntando su un 4-3-3 che valorizza al meglio non solo Cyril Thereau, otto gol dopo l'arrivo di Delneri in panchina, schierato stabilmente come ala mancina, ma anche un centrocampista di lotta e di governo come Seko Fofana sempre titolare nel ruolo di mezzala e non più di mediano davanti alla difesa, e del centrale Samir. In lista d'attesa ci sono altri talentini pescati qua e là dall'Udinese come il trequartista Rodrigo De Paul, il centrocampista Jakub Jankto e la punta Adalberto Penaranda, tutti pronti a seguire gli insegnamenti di un maestro come Delneri per affermarsi nel grande calcio. Per il tecnico invece l'occasione di mettersi alle spalle qualche delusione di troppo seguita a quella che può definirsi la grande occasione mancata rappresentata nel 2010-11 da una Juventus, finita al 7° posto, che si apprestava a diventare dominatrice assoluta in Italia


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