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Il presidente dei medici italiani di calcio Castellacci: "Non è un’eresia fermare il calcio, c'è il rischio contagio"

di Stefano Pontoni

Il professor Enrico Castellacci, ex responsabile dello staff medico della Nazionale e oggi presidente dei medici italiano di calcio, spiega come l'emergenza che ha investito l'Italia ha avuto riflessi anche sul mondo dello sport. 

"Non sarebbe stata un'eresia sospendere tutta l'attività agonistica e, per quanto riguarda il mondo del calcio, dalla Serie A fino ai campionati giovanili. La situazione che stiamo vivendo è molto delicata. Non va certamente alimentata la psicosi ma deve essere chiaro che ci troviamo di fronte a una pandemia, considerata la portata internazionale del contagio, e non più un'epidemia".

"Diciamo anzitutto che le modalità di trasmissione non sono tanto diverse rispetto alla quotidianità delle persone comuni. Semmai è differente l'eventualità che ciò accada soprattutto se consideriamo un fattore. Certe discipline sportive, e il calcio è tra queste, si basano anche sul "contatto" tra atleti. Ed è ovvio che in casi del genere il rischio c'è, è alto e non può essere sottovalutato".


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