Il posticipo: un altro passo falso per l'Inter
Ancora un altro mezzo passo falso per l’Inter bloccata sul pari dal Cesena tra le mura amiche. Passi indietro rispetto alle ultime uscite, nonostante Mancini le provi tutte per scuotere la squadra. Anche cambiando la formazione usuale ed inserendo Palacio a fianco di Icardi e Shaqiri sulla trequarti, mentre Podolski e Kovacic si accomodano in panchina. Non c’è spazio per loro nel consueto 4-3-1-2 nerazzurro. Nel Cesena di Di Carlo la grande novità è l’inserimento di Carbonero al posto di Brienza, alle spalle delle punte Defrel e Djuric. La mossa del tecnico dei romagnoli paga: dopo un avvio di gara privo di grandi emozioni, ci pensa proprio Carbonero al 30’ a lanciare Defrel, che salta Ranocchia e supera con un pallonetto Handanovic, inchiodato a metà strada. L’Inter stenta a reagire, la manovra è farraginosa, lenta e prevedibile. Leali non compie interventi di rilievo. Solo la conclusione da fuori di Guarin al 33’ lo allerta. Il primo tempo si chiude inaspettatamente con l’1-0 per gli ospiti.
Padroni di casa che cercano di rialzare la testa nella ripresa. Mancini ridisegna l’Inter con un 4-3-3 innovativo, grazie al cambio che porta Kuzmanovic in panchina e Podolski in campo. La manovra appare subito più fluida e così, dopo uno splendido gol in rovesciata di Icardi, ingiustamente annullato, ecco la zampata di Palacio che brucia tutti e supera Leali sul primo palo (47’). L’Inter prende coraggio ed è anche sfortunata: Podolski va al tiro e trova una deviazione ed il legno a fermare la sua prima gioia in nerazzurro. La squadra di Mancini ci prova ma senza troppa convinzione. Il risultato non cambia più. E così la banda di Mancini arresta nuovamente la rincorsa all’Europa. Ora più lontana che mai.