Il nuovo Friuli andrà incontro alle istanze dei tifosi
Fonte: www.udinese.it
Una serie di modifiche al progetto di riammodernamento dello stadio “Friuli” di Udine per creare un sistema ancora più sviluppato di aree dedicate all’hospitality della tifoseria nel cuore del nuovo “catino” bianconero. È quanto ha deciso, nei giorni scorsi, l’Udinese Calcio per migliorare ulteriormente il progetto del “nuovo” Friuli e, soprattutto, venire incontro alle richieste palesate dalla tifoseria friulana nel corso degli ultimi mesi.
“Le modifiche che abbiamo chiesto di inserire nello schema per il nuovo stadio – ha detto Alberto Rigotto – raccolgono le istanze presentate dai nostri supporters negli ultimi tempi e rientrano nell’alveo di quei cambiamenti migliorativi e strutturali che riteniamo fondamentali per regalare alla città di Udine e alla tifoseria bianconera un impianto accogliente, moderno e completo sul modello degli stadi inglesi e tedeschi. I nostri tifosi, soprattutto dopo la trasferta di Liverpool dove hanno potuto ammirare uno dei templi veri del calcio mondiale, ci hanno segnalato in più occasioni come il concetto di hospitality allo stadio debba essere implementato per avvicinarsi il più possibile agli standard dei migliori impianti europei. E da questa esigenza nasce la volontà di modificare alcuni aspetti del progetto originale”.
Una serie di varianti specifiche in materia, ma che non inficeranno il cronoprogramma di inizio dei lavori di ristrutturazione dello stadio “Friuli”. “La nostra idea è quella di utilizzare per le aree hospitality – ha concluso il Direttore Amministrativo bianconero – alcune zone, come la parte sotto alla tribuna, che nel progetto privo di modifiche non sarebbero state aperte al pubblico. Per questo motivo abbiamo chiesto alle commissioni comunali competenti in materia, così come agli enti locali interessati, un paio di settimane per presentare la bozza modificata e quindi rilasciare i loro pareri per il proseguimento dell’iter. In ogni caso dico ai nostri tifosi di non preoccuparsi, perché la procedura per la cantierizzazione è già iniziata e questa quindicina di giorni non inficerà il cronoprogramma stimato in precedenza e che prevede l’avvio dei lavori di ristrutturazione ad inizio maggio”.