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Il nuovo corso di Maicosuel

di Nando Di Giovanni

In pochi avrebbero scommesso sulla sua riconferma. Eppure la determinazione di Maicosuel, alla fine, è stata premiata. Oggetto misterioso dello scorso campionato, il cui scellerato calcio di rigore contro i lusitani dello Sporting Braga in occasione dei play-off di Champions League è costato all’Udinese ben dieci milioni di euro, “O Mago” è riuscito a guadagnarsi la stima di Francesco Guidolin e dell’intera società. 

Sin dall’inizio del mercato estivo, il suo nome è comparso sulla lista dei partenti: un “abbaglio” dei dirigenti friulani per molti, una vera e propria delusione per gli addetti ai lavori, i quali lo hanno subito bollato con l’etichetta di “bidone”. Panchine e tribune: ecco come può riassumersi la prima esperienza italiana del brasiliano. Quasi nessuno avrebbe resistito in più, fiaccato oltremodo dalla pesantissima ed incancellabile zavorra di quel maledetto penalty. 

In patria non l’hanno dimenticato. Tant’è che il Santos ha bussato alla sua porta, certo di trovare un immediato accordo con il giocatore. Ed invece, picche. Maicosuel vuol restare in Friuli. E la saudade? Forse sarà un carioca anomalo, preferendo il freddo e la nebbia alle spiagge di Rio de Janeiro. Ma c’è qualcosa in più che spinge il trequartista a restare in bianconero: la voglia di riscatto, di far vedere che l’esperienza della scorsa stagione può essere cancellata con il lavoro, la dedizione ed il sacrificio. Il nuovo corso di Maicosuel è partito proprio quest’estate, all’ombra delle Dolomiti.

Schivo di carattere, il testardo ventisettenne ha dimostrato con i fatti quel che non è riuscito a fare altrimenti. Sarà che il bianconero gli ricorderà quello del “suo” Botafogo, tuttavia lui è stato sempre certo di rimanere all’Udinese. La strada è lunga ed in salita, ma c’è voglia di cambiare. A partire dal numero: dal 77 si passa al 70. E sulla casacca quel nome, “Mago”, a ricordare a tutti che non è il primo arrivato. E poi lo spirito, quello del professionista, quello giusto: in agosto, per stare vicino alla figlia, gli è stato accordato un permesso per rientrare in Brasile, ma lui si è ripresentato in anticipo in sede per preparare al meglio la trasferta di Coppa, seppur non fosse neanche in odore di una maglia da titolare.

Segnali, tuttavia apprezzati dalla società che ha deciso di concedergli una seconda chance. Ora, nella piramide gerarchica di mister Guidolin, “O Mago” è immediatamente alle spalle della coppia titolare formata da Muriel e Di Natale. Al giovane Nico Lopez, per adesso, tocca accontentarsi delle briciole. 

Dunque, Maicosuel c’è. I tifosi l’hanno notato. Ed anche apprezzato. Tanto da dedicargli il coro “Mago, Mago, Mago” la scorsa domenica dopo solo venti minuti di gioco. Una cosa è certa: un posto da titolare nel loro cuore, Maicosuel è riuscito a conquistarselo.


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