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Il Messaggero Veneto - Causio: "A Torino sarà durissima, ma l'Udinese è in crescita. Muriel deve prepararsi meglio"

di Davide Alello

Ex bianconero, sia sponda Torino che versante Udine, Franco Causio, intervistato dal Messaggero Veneto, ha rilasciato le sue impressioni in vista del match di domenica. Ecco le parole del "Barone".

“Barone” in Friuli c’è moderato ottimismo in vista della trasferta di Torino. Lei come vede la sfida dello Juventus Stadium?

"Durissima. La Juventus, in questo momento, è tornata quello dello scorso anno, sia livello fisico che psicologico, ma concede ancora qualcosa di troppo, come contro il Copenaghen, in difesa. E l’Udinese dovrà essere brava, soprattutto con un campione come Totò, a provare a sfruttare queste chance".

Si aspetta una gara, da parte Udinese, ancorata sulla difesa e sul contropiede?

"Non lo so, ma quello che è certo è che Guidolin è un maestro a far giocare male gli avversari. Si è visto nella gara con la Fiorentina e credo che questo possa essere anche il canovaccio tattico del match di Torino, ma il coefficiente di difficoltà è elevato perché, lo ripeto, in questo momento la Juve sta davvero bene. È al top della condizione".

Lei ha commentato per Sky il match con la Fiorentina. Condivide l’opinione di chi vede una squadra in crescita rispetto a inizio stagione?

"Se escludiamo la prima mezz’ora, in cui i viola hanno giocato meglio, sicuramente sì. Il match del Friuli è cambiato dopo il gol di Heurtaux. In quel momento la Fiorentina ha subito il colpo, calando fisicamente, mentre l’Udinese si è galvanizzata e, a livello atletico, è cresciuta. I friulani sono stati bravi a non disunirsi mai, soprattutto nella ripresa, a mantenere gli equilibri e a portare a casa una vittoria fondamentale".

Le piace il nuovo modulo adottato da Guidolin?

"Mi sembra efficace per il gioco bianconero. La difesa a quattro, nel dettaglio, permette alla squadra di essere maggiormente coperta e di evitare di farsi aggirare ai lati".

Quanto può pesare l’assenza di Muriel a Torino?

"Luis non ha giocato nemmeno domenica eppure l’Udinese ha vinto. Il ragazzo ha talento, in certi momenti mi ricorda davvero Ronaldo, ma deve crescere ancora. E poi non è possibile che abbia sempre qualche problema. Anche con la Fiorentina si è bloccato dopo appena due scatti. Si è riscaldato male? Può essere, l’ho letto anch’io. Ma è evidente che debba migliorare e prepararsi meglio, con maggiore concentrazione".

Lei ha giocato undici anni stagioni consecutive con la maglia della Juventus prima di trasferirsi a Udine. Si ricorda la sua prima, da ex, a Torino?

"Sì, 3 gennaio 1982: perdemmo 1-0 contro una formazione che, a fine stagione, vinse il ventesimo campionato della sua storia".


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