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Il Gazzettino, le pagelle: Perica il migliore, tante le insufficienze

di Francesco Digilio

Karnezis 5 – Non è incolpevole sul gol: si è tuffato male e in ritardo sul traversone radente da destra di Lirola.

Heurtaux 5,5 – Sta crescendo, ma ancora non merita la sufficienza piena, anche se è esente da gravi errori.

Danilo 5,5 – Pure lui ha le sue colpe sul gol-vittoria degli emiliani.

Felipe 6,5 – Il migliore della difesa, il più attento, il più incontrista.

Adnan 5 – No, non ci siamo ancora. Nel primo tempo dalle sue parti l’avversario ha agito del tutto indisturbato. Di tanto in tanto si è segnalato per qualche pericoloso cross, ma da lui ora ci si aspetta qualcosa di più.

Kone 6 – Benino. Grintoso, ha creato qualche problemino al sistema difensivo del Sassuolo, mai però si è preso sulle spalle la squadra come dovrebbe fare il giocatore vero.

Kums 5,5 – Stranamente svagato e svogliato. Si è segnalato per qualche precisa triangolazione, oltre che per un paio di disattenzioni, però dal regista è lecito attendersi ben altro.

Jankto 5,5 – Timido all’inizio, anche fuori posizione. Poi è parso più rinfrancato, più deciso, più veloce.

De Paul 5 – Il fantasma del De Paul ammirato contro la Fiorentina. Il fatto che sia uscito al 38′ è una bocciatura per lui. Mai in partita, mai si è inserito tra le linee. Dal 38' Zapata 6 – Con lui in campo l’Udinese è stata più logica e più pericolosa.

Penaranda 5 – Istintivo più che razionale, anche se i numeri per fare strada sembra averli tutti. Sarà per un’altra volta, quando la squadra sarà in grado di supportarlo a dovere. Dal 61' Perica 6,5 – Entra e dà verticalizzazione e potenza alla fase propositiva. Basta e avanza per considerarlo il migliore dell’Udinese.

Thereau 5 – Ha ripetuto in tutto e per tutto la prestazione (negativa) fornita con il Chievo, tanto che mai è entrato nel vivo del gioco. Dal 74' Ewandro 6 – Pochi minuti per dimostrare che merita più fiducia.

Iachini 5 – Ancora una volta la squadra è stata pressoché inesistente. Partire senza una punta centrale vera significa snaturare quel modo di giocare provato sin dai primi di luglio. Se Perica e Zapata erano annunciati affaticati, perché il tecnico non ha dato vita a una staffetta tra i due? Nel qual caso, la squadra avrebbe potuto contare per tutto il match su un terminale della manovra.


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