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Il Chievo una delle vittime preferite da Di Natale, e domani il capitano può arrivare ai 200 gol in A

di Stefano Pontoni

Sarà domani il grande giorno? Se lo chiedono un po’ tutti dentro e fuori il pianeta Udinese. Antonio Di Natale contro il Chievo va a caccia del gol numero 200 in serie A, un traguardo straordinario per un calciatore che, pur rinunciando a palcoscenici prestigiosi, è riuscito a issarsi al settimo posto nella classifica cannonieri di tutti i tempi del campionato italiano. Totò domani firmando un gol potrà centrare uno straordinario en plein: 200 reti nella massima categoria, 300 da professionista e 400 gettoni in serie A. Numeri belli rotondi, come il 10 che il capitano porta sulla schiena. Totò cerca un gol importante per la sua carriera e che possibilmente porti tre punti in classifica all’Udinese. Chi lo conosce bene lo racconta concentrato e stimolato a mille. Non è da molto tempo che il capitano ha nel mirino questo traguardo. Il primo a dirgli che poteva arrivare al muro delle 200 reti fu Francesco Guidolin l’allenatore che più di tutti ha beneficiato delle prodezze di Totò. Chissà se il “Guido” siederà davanti alla tv domani pomeriggio. In campo, quasi sicuramente, ci sarà un avversario speciale, quel Sergio Pellissier, classe 1979, che come lui ha legato il suo nome e la sua carriera a un club di provincia. I due si conoscono e si stimano: «Di Natale è il mio riferimento», ha dichiarato il clivense dopo la doppietta sul Cesena. Il capitano va a caccia del gol numero 200. Lo farà contro il Chievo, squadra alla quale ha segnato sette reti in carriera. I veneti non sono tra le sue vittime preferite (davanti a tutti ci sono le due romane con 13 centri, seguite dal Milan con 12), ma Totò da quattro stagioni fa centro quando al Friuli arrivano i “mussi”. La serie si aprì nella stagione 2005-2006 (1-1 il finale in quel 22 aprile), e proseguì l’anno successivo: stesso periodo (15 aprile) diverso il risultato con la zampata di Totò decisiva per il 2-1 finale. Da quattro campionati Totò è una sentenza con i veneti. Gli scaramantici potranno dire che per la legge dei grandi numeri il capitano potrebbe incepparsi, ma la storia dice questo e va raccontata. 6 gennaio 2011, Udinese-Chievo 2-0, 11 dicembre 2011 Udinese-Chievo 2-1, 7 aprile 2013 Udinese-Chievo 3-1 (doppietta), 8 febbraio 2014 Udinese-Chievo 3-0. Il più bello di tutti fu il secondo firmato nell’aprile dello scorso anno, un sinistro al volo da posizione defilata su cross di Pereyra: coordinazione, tecnica, precisione, forza. Ci mise tutto in quel gol il capitano che ricevette anche la stretta di mano dell’arbitro Damato. Curioso notare come Di Natale abbia bucato i gialloblù solamente al Friuli a cui bisogna aggiungere quello in Coppa Italia del gennaio 2012 reso inutile dalla replica sul fronte opposto di Thereau, oggi suo partner d’attacco a Udine. Il Bentegodi, fino allo scorso maggio, è stato uno stadio inviolato da Totò. É riuscito a fare centro contro il Verona accorciando le distanze prima del definitivo 2-2 firmato da Badu. Tra i suoi 199 gol messi a segno in serie A nessuno è arrivato il 23 di novembre. Se è vero che c’è sempre una prima volta, beh, ecco, l’abbiamo trovata.

 

 


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