Il calcio è fortemente indebitato. Da Ronaldo a Martin Palumbo i calciatori dovranno tutti tagliarsi lo stipendio
di Stefano Pontoni
"Le casse dei club sono vuote. I giocatori dovranno tagliarsi gli ingaggi", titola stamane il Corriere della Sera. Il calcio affoga nei suoi debiti, e nessuno lo soccorre. La Serie A è un iceberg in viaggio verso l'equatore, galleggia precario e sotto si scioglie tutto. Le casse e gli stadi sono vuoti, i conti dei club disastrati, la bancarotta un incubo reale. Ora però c'è un limite invalicabile: entro il primo dicembre vanno saldati oltre 300 milioni di euro di stipendi, che in Serie A hanno sfondato la cifra astronomica di 1,3 miliardi l'anno. I club non ce la fanno più, l'ingaggio medio è di 1.2 milioni l'anno. Con una forbice che va dai 31 milioni di euro di CR7 ai 40 mila euro di Martin Palumbo, 18enne centrocampista dell'Udinese.
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