Guidolin, altra rivoluzione tattica in corso d'opera: ma stavolta non basta
Contro il Cagliari, nell'ultimo match prima della sosta, lo stravolgimento tattico imposto da Guidolin in corso d'opera era risultato decisivo ai fini della vittoria. Abbandonando al volo la difesa a tre per passare a quella a quattro, il tecnico bianconero aveva imbrigliato il tridente di Diego Lopez, gettando le basi per il 2-0 finale. Ieri sera dalla panchina bianconera sono arrivate indicazioni simili ma l'Udinese, punita da un lampo di Birsa, è uscita da San Siro a mani vuole.
Come spiega La Gazzetta Sportiva, Guidolin ha modificato in fretta l’usuale 3-5-1-1; con Birsa largo, il tecnico ha reimpostato due righe da quattro anziché il marchio dei successi degli ultimi anni. L’allenatore non è un integralista tattico, abitua i suoi all’elasticità anche a lavoro in corso e di solito le modifiche hanno effetto, ma Gabriel Silva non è riuscito a imporsi sullo sloveno. Allan ha fatto girare i suoi in mezzo, però ha sulla coscienza il pallone regalato al contropiede decisivo dell’1-0. Basta ha avuto più respiro a destra perché coperto bene da Heurtaux e perché non ha avuto affanni tra Constant e Muntari: due sue volate però non hanno portato all’occasione e nella seconda parte è stato cambiato. Di Natale, undici reti al Milan in carriera, non ha visto servizi decenti anche perché Pereyra, alle sue spalle, doveva chiudere su Montolivo ma si è fermato a quella fase. Nella ripresa è sceso a destra al posto di Basta, sostituito con Muriel seconda punta e Pinzi finto trequartista, fino alla rivoluzione finale con anche Ranegie e Zielinski. Solo la carezza di Totò, però, ha fatto pensare al gol.