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Gotti: "De Paul pronto per una grande squadra. Qualche altro club mi ha cercato? Una telefonata l'ho ricevuta"

di Stefano Pontoni

Il tecnico dell'Udinese Luca Gotti ha parlato ai microfoni di Sky Sport della sua carriera, delle sue idee e del suo futuro: "L'esperienza che mi ha più segnato non è stata quella al Treviso ma sicurmente quella alla Triestina. Era arrabbiato con me stesso per aver fatto quella scelta, avevo diverse opportunità e scelsi male. Da lì in poi intrapresi un'altra strada, diversa rispetto a quella di allenatore".

Meglio il 4-3-3 rispetto al 3-5-2?
"Forse avrei detto la stessa cosa qualche mese fa. La Lazio, in questi tre anni e mezzo di Inzaghi e questa implementazione della rosa nella direzione della qualità, è riuscita a far coesistere grande qualità con alcuni accorgimenti. Ad esempio una grande partecipazione di tutti i giocatori sotto la palla, una zona di innesco della pressione all'avversario più bassa di 10-15 metri e aver migliorato la qualità del gioco da dietro. Alcuni accorgimenti che hanno fatto coesistere la qualità con quel sistema di gioco. Il sistema di gioco alla fine è abbastanza relativo. Sono preponderanti le caratteristiche dei giocatori".

De Paul?
"Credo che sia un giocatore che abbia tutti i requisiti per l'alto livello. Dal punto di vista dell'atteggiamento mentale ha grande personalità. Ha tutti i requisiti per i massimi livelli. Secondo me lui in una grande squadra ci sta, il tipo di differenza che può fare lo dirà il campo anche in relazione al ruolo che gli scegli. Se tu pensi dei compiti per lui dei compiti alla Luis Alberto è giusto. Nel campionato di A una decina di gol li ha. Uno deve decidere se spostarlo dall'area avversaria e dove vuole inserirlo nel proprio contesto".

Hai ricevuto qualche offerta da qualche altra squadra nelle settimane scorse?
"Sì. L'ho ricevuta".

Cosa manca al mondo del calcio per intraprendere una strada un po' più giusta?
"Manca una strategia di lungo termine. Noi siamo troppi figli, nel mondo del calcio ma lo stiamo vedendo anche in chi ci governa, della governance. Di cercare di risolvere il piccolo problema di quello che succede oggi senza una visione strategica a lungo termine figlio di una riflessione un po' più profonda. Credo che questo sia uno dei problemi giganteschi".

Lei ha detto che con le intercettazioni di calciopoli ha scoperto un mondo che pensava non esistesse. Quel mondo è stato definitivamente cancellato?
"Io sono la persona meno indicata per dirlo. Così come cerco di prendere il positivo di ognuno di noi. Non sono un malpensante, non pensavo che dietro la nostra quotidianità ci fosse così tanto schifo. Ora cerco di percepirne solo la positività e se c'è questo schifo faccio fatica a vederlo".


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