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Giovanni Galeone: "Udinese favorita ma..."

di Stefano Bentivogli

Udinese-Pescara è una partita molto speciale per Giovanni Galeone. E’ la partita di una vita. La sua, divisa tra la città friulana, dove risiede da 47 anni, e quella abruzzese, dove ha segnato un’epoca e scritto pagine indimenticabili. Amori e contraddizioni come è contraddittorio ma affascinante Galeone. Ecco alcune sue dichiarazione al messaggero.it, dove parla a 360 gradi delle due città e delle due squadre:


"A Udine vivo bene, la rispetto. Qui c’è gente perbene, ordinata, serena, lavoratrice. Puoi andare in giro tranquillo, senza paura che succeda nulla o quasi. C’è una certa vivacità culturale. Tutto è basato sui sani vecchi valori di un tempo: la casa, la famiglia, il focolare. Ma alle nove e mezza di sera c’è il coprifuoco, fai fatica a trovare un locale aperto. E' una città tranquilla dove vivo benisismo".

Pescara invece... "Di Pescara mi piace tutto. E' una città sempre in movimento, che vuole vivere alla grande, magari anche al di sopra delle proprie possibilità ma sempre con la convinzione di potercela fare. Il pescarese è spavaldo e generoso e questa generosità si vede in tutto. Anche nel tifo allo stadio. A Udine giocano i preliminari di Champions e c’è il Friuli mezzo vuoto. Credo che se una cosa del genere succedesse a Pescara dovrebbero chiamare l’esercito per tenere lontana la gente. Rischierebbero di far crollare le tribune dell’Adriatico. Dunque, voglio bene a Udine ma amo Pescara. Semplice, no?».

Sul suo passato da allenatore a Udine: "Diciamo che nella favola Udinese c’è ancora qualcosina del mio lavoro. Piccole cose. Il campionato di serie B che vincemmo è stato forse il più facile della mia carriera. La squadra la presi a metà classifica ma era talmente forte che non si poteva non essere promossi. E da quella volta i bianconeri non sono più retrocessi. L’ultima volta subentrai in A al posto di Cosmi. Le cose stavano andando male e nelle ultime 8 partite ci salvammo agevolmente".

E domenica al Friuli arriva il Pescara, altra squadra guidata in passato da Galeone: "Sarà una gara difficile, anche se l’Udinese a mio avviso è inferiore a quella degli ultimi due anni. La forza dei friulani? Una difesa forte e affidabile, con Domizzi, Danilo e Benatia che è il più forte di tutti. Ma a metà campo non hanno grandissima qualità. E davanti tutto è legato a Di Natale. Lui vuol giocare da solo in avanti, per avere più spazi e più libertà di azione. L'Udinese è comunque favorita e sarà dura per il Pescara, ma non impossibile".
 


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