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Gino Pozzo: "Grazie a Dio ci sono ancora due mesi di campionato per valutare il lavoro del gruppo"

di Stefano Pontoni

Tra i più amareggiati per la brutta sconfitta dell'Udinese al Friuli non poteva non esserci Gino Pozzo. Queste le sue parole riportate dal Messaggero Veneto "Io non posso guardare questa partita con i vostri occhi: devo aspettare tutte le ultime giornate di campionato e poi decidere. Tutti sotto esame? Non proprio, anche perché un’idea me la sono già fatta. Non è che io mi sono divertito oggi in tribuna. È chiaro che dopo una parta di questo genere uno che fa il dirigente come il sottoscritto deve sospendere il proprio giudizio. Altrimenti stavolta sarebbero da bocciare anche quei 5-6 che di solito vengono considerati gli elementi trainanti della squadra. Inutile parlarne, fate voi le pagelle. E se saranno tutti insufficienti nessuno può dire nulla stavolta. Per esempio, anche Allan che, mi pare, in questa stagione ha fornito delle buone prestazioni, contro il Palermo non ha giocato la sua miglior partita. Adesso grazie a dio ci sono ancora due mesi di campionato per valutare il lavoro del gruppo e quindi apportare i correttivi. Io sono dell’idea che siano mancati i giovani, non abbiamo goduto della crescita delle loro potenzialità, per un motivo o per un altro. Prendete Evangelista per esempio..

Rinunciare a Totò? Bisogna avere coraggio. Anche stavolta è quello che ha fatto gol. E non è stato l’unico quest’anno. Ci è mancato qualcuno alle spalle di Di Natale e di questo lui non ha colpe. Purtroppo questo fa parte della politica e dei rischi che corre un club come il nostro: non possiamo sapere quando esplodono i giovani che acquistiamo. Vi ricordate Pereyra? Arrivato in estate, fino a marzo non era nessuno. E Isla? E Asamoah? Adesso sono giocatori di livello internazionale. Se ne sono andati molti giocatori esperti, ora dobbiamo avere pazienza e individuare cosa serve per far quadrare il cerchio.

Edenilson? Sarà l’unico giocatore per il quale non farò una trattativa: è già nostro e in prestito secco al Genoa. Leandinho? L’abbiamo preso e ci crediamo parecchio: se uno è l’attaccante titolare del Brasile under 17 non può essere uno qualsiasi"


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