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Genoa-Udinese, LE IMPRESSIONI A FINE PRIMO TEMPO, siamo tornati quelli di sempre

di Davide Marchiol

Udinese sotto di un gol a Marassi con un rigore netto assegnato da Mazzoleni al Genoa e trasformato da Romulo. Bianconeri con poche idee e ben confuse.

1) MUSSO, disastro. Era prevedibile, buttato dentro per la prima volta in assoluto in Europa in un match importantissimo per l'Udinese e con il campo pesante, si dimostra insicuro. Prima si fa scappar di mano un pallone già agguntato, poi su una punizione di Criscito è abbastanza goffo e completa l'opera abbattendo Bessa con un'uscita spericolata. Partita più sbagliata per fargli prendere le misure della Serie A non ci poteva essere;

2) OPOKU, perso. Spaesato, cosa abbastanza normale visto che anche lui è ai primi minuti in A dopo aver giocato solo in Tunisia e per giunta in una difesa a tre probabilmente mai provata in vita sua. Spesso non tiene le distanze con i compagni e fa una scivolata che potrebbe costargli il rosso. Anche qui si paga il rischio di buttarlo dentro in una partita così complicata;

3) DE PAUL, l'unico a crederci. Ha fatto benissimo da ala, viene rimesso dietro la punta dove è circondato da avversari. Prova comunque a correre e a creare scompiglio. Vedere i compagni spaesati lo innervosisce e infatti manda a quel paese Lasagna per un incomprensione. Ricorda altri giocatori che in passato scendevano in campo cercando di combinare qualcosa, salvo trovarsi il nulla intorno.

4) VELAZQUEZ, non sembra più quello che abbiamo conosciuto questa estate;

5) BARAK, prendiamo lui, ma si potrebbero prendere ad esempio tanti altri. Si prende palla e non si guardano i compagni. Se c'era un gruppo compatto e coeso non è quello sceso in campo nelle ultime partite.


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