Gazzetta - Napoli-Udinese 3-3, punto d'oro grazie a Basta
Fonte: gazzetta.it
Emozioni e colpi di scena. Finisce 3-3 al San Paolo. Uno spot per il calcio spettacolo. Il Napoli s'impianta sul più bello: avanti con Pandev e poi con Dzemaili, non fa i conti con una super Udinese, indisponibile fin dal 1' a stendere il tappeto rosso ai padroni di casa, incitati dai propri tifosi. E così gli azzurri, raggiunti nel finale da Basta, falliscono l’aggancio alla Roma al secondo posto, a 3 giorni dalla sfida decisiva con l'Arsenal in chiave ottavi di finale di Champions League.
CHE UDINESE — Il Napoli deve rinunciare a Reina (in non perfette condizioni fisiche) e Britos squalificato (sostituiti da Rafael e Fernandez), schiera a sinistra il debuttante Reveillere e in mezzo Dzemaili al posto di Behrami, mentre l'Udinese (priva dell’indisponibile Di Natale) si affida al giovane Nico Lopez al centro dell’attacco e ai due rapidi trequartisti Pereyra e Bruno Fernandes. Proprio quest’ultimo impegna in tuffo il portiere del Napoli al 13’ con un forte tiro dai 25 metri. Gli azzurri trovano in Insigne un inspirato interprete: dai piedi dell’esterno originano le principali insidie per l'Udinese, poi risolte in qualche modo dai difensori ospiti. Encomiabile d’altronde l’abnegazione dei giocatori di Guidolin: applicano, talvolta con successo, gli schemi suggeriti in allenamento dal maestro, segno della piena sintonia tra squadra e tecnico. E per oltre mezz’ora costringono all’angolo gli azzurri, meritando di passare in vantaggio. Perché i bianconeri si portano nei sedici metri con ostinazione e, al 28’, vanno vicini al gol: l’intraprendente Bruno Fernandes lascia partire un destro deviato da Albiol su cui Rafael riesce ad arrivare seppur con fatica. Il pubblico capisce il momento di difficoltà e incita la squadra di Rafa Benitez. Che inverte Insigne con Callejon nel tentativo di sparigliare le carte bianconere.
UNO-DUE — Ma proprio nella fase più complicata del match il Napoli passa con Pandev al 38': angolo di Insigne, torre di Fernandez e conclusione sotto misura in mischia dell’attaccante macedone, implacabile fra tre difensori friulani anche 3’ dopo quando, servito da Higuain al culmine di uno progressione irresistibile (ciao Domizzi), trova il palo più lontano con un tiro mancino. Come cambia una partita. Eppure l’Udinese non ci sta e in chiusura di primo tempo riapre il match per effetto di un autogol di Fernandez, "pilotato" da un colpo di testa dal limite dell’area di Heurtaux sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
BAGARRE — Nella ripresa azzurri e bianconeri si fronteggiano a viso aperto. Eccellente al 16’ l’assist dello scatenato Pandev per Higuain, in classica azione da contropiede: l’argentino fallisce il controllo e l’occasione sfuma. Con l’ingresso in campo di Maicosuel al posto di Heurtaux, l’Udinese passa intanto al 4-2-3-1 e trova il pareggio sfruttando un passaggio orizzontale di Reveillere a Inler al 25’: Bruno Fernandes arriva ai tiro e beffa da lontano Rafael piazzato male. La reazione del Napoli è veemente. E gli uomini di Benitez si riportano avanti 1’ dopo con Dzemaili, bravo a correggere in rete una respinta di Brkic su tiro di Higuain. La sfida è avvincente, più che mai: ci prova Maicosuel, risponde Insigne, poi in fondo all’ennesima mischia Basta riporta al 35' in parità il punteggio. Un minuto dopo Guidolin va su tutte le furie per un presunto fallo da ultimo uomo di Maggio su Maicosuel lanciato a rete e viene espulso. Come nel finale il suo vice Bortoluzzi per proteste. Finisce 3-3: tifosi del San Paolo delusi fischiano gli azzurri, i giocatori dell'Udinese in festa. Un pareggio pieno di pathos.