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Gazzetta - Italia-Rep. Ceca, Pirlo l'azzurro migliore

di Pier Francesco Caracciolo

L'Italia ha centrato l'accesso alla fase finale dei prossimi Mondiali, ma quanta fatica per superare la Repubblica Ceca. Dopo una partita complicata, che alla fine del primo tempo ci vedeva sotto di un gol, gli azzurri hanno avuto la meglio in rimonta grazie a Chiellini e Balotelli, bravi a fissare il risultato sul 2-1 ad inizio ripresa. Nelle sua edizione odierna, la Gazzetta dello Sport ha stilato le pagelle della partita: ecco quelle degli azzurri, che vedono Pirlo premiato come migliore in campo.

Buffon 6: Una sola parata, su Jiracek: presa salda, niente respinta «farlocca». Sul gol è vittima innocente. Sul quasi bis di Kozak prega e sospira (di sollievo).

Bonucci 5,5: Ha il motivatore (mental coach), ma non è molto motivato sullo 0-1: non accorcia su Jiracek e da lì sgorga l’assist pro Kozak. Un po’ sopra le nuvole.

De Rossi 5,5: Seconda stecca consecutiva da difensore: a Ferragosto aveva propiziato un gol dell’Argentina, qui è aggirato da Kozak. A centrocampo torna se stesso.

Chiellini 6,5: Sullo 0-1 non si apre neppure il paracadute del Chiello. Anche lui resta a guardare Kozak, però smacchia la chiazza di unto col pesantissimo gol dell’1-1.

Maggio 6: Sullo 0-1 subisce un «tagliafuori». La cosa gli serve da lezione, con umiltà passa a fare il terzino destro della ripristinata difesa a 4 e recupera punti.

Pirlo 6,5: Non è facile scegliere il migliore, troppe prestazioni contraddittorie. Prendete Balotelli: nel primo tempo era da 4, nella ripresa ha provocato il ribaltone. Così premiamo la linearità di Pirlo. Non un Pirlo scintillante, ma un Pirlo presente a se stesso e alla squadra. All’inizio aveva solo Montolivo a fianco eppure qualche pallone dei suoi l’ha servito. Poi, con De Rossi aiutante aggiunto e senza Rosicky dall’altra parte, è diventato il comandante delle operazioni.

Montolivo 5: Gioca a nascondino, nel senso che si vede poco e male. E da un suo errato passaggio nasce il contropiede che poteva costarci lo 0-2 di Kozak.

Pasqual 6,5: Il suo era poco più di un debutto ed è stato chiamato a treno in corsa: non sono dettagli da poco. Corsa e personalità. Un bell’uovo Pasqual fuori stagione.

Candreva 6: È uno degli azzurri «contraddittori», gli abbiamo visto mischiare cose buone e cattive. A corrente alternata, come tutta la squadra, ma sempre più titolare.

Giaccherini 6: L’Italia pende a sinistra, nel senso che da quella parte si spinge, e buona parte del merito va attribuita a Giaccherini. Più sta in Italia, più Giak ripiglia colore.

Balotelli 6: Nel primo tempo partecipa al concorso per il titolo di miglior «sbagliatore» di gol dell’anno. Poi trascina e travolge. Il giorno e la notte, l’alfa e l’omega.

Osvaldo 6: Prandelli sostiene che non sia il numero degli attaccanti a determinare la forza di un attacco, ma la ripresa dimostra che «due punte is meglio che one»

Ogbonna s.v.: Un quarto d’ora abbondante, recupero compreso, per sostituire l’infortunato Pasqual. Si applica, sta sul pezzo, coi cechi non c’è da scherzare.

Thiago Motta s.v.: Sostituzione per prendere tempo e per congelare il pallone. Brasiliano che si qualifica per Brasile 2014 con un’altra maglia: una storia speciale.

All. Prandelli 6: Sbaglia qualcosa nelle scelte tattiche iniziali: la difesa a tre non è cosa contro un’unica punta e Pirlo ha bisogno di due assistenti a fianco. Bravo però a correggersi, specie col 4-3-3 della ripresa.


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