.

Galparoli: "L'Udinese rappresenta un onore per tutto il Friuli, è basilare che sia guidata da un friulano"

di Davide Marchiol

Dino Galparoli, ex giocatore dell'Udinese che oggi compie 68 anni, ha parlato ai microfoni del Gazzettino per commentare il possibile passaggio di proprietà in casa friulana. Nel 1986 visse una situazione analoga a quella di oggi, con l'arrivo proprio di Giampaolo Pozzo: “Eravamo in ritiro in Austria, nel Faaker See, e già a metà luglio non si parlava d’altro. A noi nessuno diceva niente, se non di rimanere tranquilli, ma è chiaro che il probabile cambio alla guida dell’Udinese era diventato un pensiero fisso. Un giorno arrivò Franco Dal Cin, che aveva favorito l’avvento di Pozzo alla guida del club. “State tranquilli e abbiate fiducia. L’Udinese sarà guidata da una nuova cordata di cui farà parte l’imprenditore Gianpaolo Pozzo, che è un grande tifoso bianconero". Non esultai, lo ammetto. Avevo un buon rapporto con il presidente Mazza e il figlio Stefano: per noi la vecchia proprietà rappresentava un vero punto di riferimento. Così, quando spuntò il nome di Pozzo, ci guardammo in faccia perplessi: chi sarà? Ci sentivamo un po’ abbandonati, in quel ritiro austriaco. Con noi, oltre all’allenatore De Sisti, c’era solo il segretario. Poi giunse in Austria lo stesso Mazza. Ci parlò della trattativa, dicendo che non dovevamo preoccuparci. Le sue parole ci tranquillizzarono, del resto avevamo fiducia in lui, nel figlio Stefano e nel genero Mario Barbaro".

Come era stata vissuta la situazione:

"Non sapevamo a cosa saremmo andati incontro in caso di cessione. A fine ritiro tutto si chiarì: conoscemmo Gianpaolo Pozzo e ci fece una buona impressione. Dal Cin tornò a fungere da dg, eravamo più sereni e più fiduciosi".

L'attualità:

"Leggo i giornali e seguo con attenzione l’evolversi di questa trattativa tra il “Paron” e il fondo americano. Si dice che a breve ci dovrebbe essere la fumata bianca. Andare per le lunghe non sarebbe positivo: tra un mese l’Udinese riprenderà la preparazione e mi augurerei, per il bene della squadra, che la nuova stagione partisse con delle certezze. Personalmente sarei felice che Pozzo continuasse l’avventura alla guida dell’Udinese, perché si è sempre rivelato abile timoniere. Lo dicono i risultati, la crescita costante del club, i progetti portati felicemente a termine. Si, faccio il “tifo” per il patron, che mi è piaciuto da subito, nell’estate del 1986. Ritengo basilare che l’Udinese, che rappresenta con onore tutto il Friuli, sia guidata da un friulano, che ha un motivo in più per gestirla al meglio. Pozzo è il proprietario più longevo in A e mi piacerebbe che festeggiasse le nozze d’oro all’Udinese. Credo che anche i tifosi lo vogliano".


Altre notizie