.

Friuli, Udinese a caccia di una scorciatoia per demolire la Nord

di Pier Francesco Caracciolo

I tempi per la demolizione della curva Nord dello stadio Friuli si tanno allungando in maniera preoccupante. Come riporta il Messaggero Veneto, l'Udinese ha paura di veder vanificato, almeno in parte, il cronoprogramma per la realizzazione del nuovo impianto. Non solo: dal momento che i tifosi sono già stati spostati in altri spazi, c'è anche il timore di andare incontro a contestazioni durante le partite di questa stagione se il cantiere già predisposto resterà fermo per mesi.

Per accorciare i tempi, l’Udinese Calcio ha chiesto al sindaco Furio Honsell, al questore Antonio Tozzi e al prefetto Ivo Salemme di poter scorporare dalla gara d’appalto europea la demolizione della curva Nord per affidarla con gara a incanto pubblico, invitando 10 ditte e applicando il criterio del massimo ribasso.

Nella lettera firmata dal presidente Franco Soldati, la società bianconera rappresenta "le difficoltà in termini di tempo necessarie allo svolgimento delle procedure di gara per l’individuazione, secondo le procedure di evidenza pubblica", dell’impresa che realizzerà il nuovo impianto. "Gli sforzi per rispettare le tempistiche della prima fase transitoria Uefa e gli sforzi di realizzazione del primo, secondo e terzo lotto per poter garantire, come indicato dalla Questura in termini di necessità e urgenza per motivi di ordine pubblico, l’agibilità dello stadio fin dalla prima partita del campionato 2013/14, sarebbero in parte vanificati dall’impossibilità di iniziare la demolizione della Curva nord, attualmente cantierizzata".

Soldati fa notare che "il rispetto del cronoprogramma per la realizzazione dello stadio necessita di poter iniziare fin da questi primi mesi quantomeno la demolizione della curva nord per poter preparare l’avvio delle lavorazioni di costruzioni della nuova curva" in quanto l’aggiudicazione dei lavori richiede "sicuramente alcuni mesi, comprensivi dei lunghi termini di attesa delle offerte (almeno 52 giorni)". E l’Udinese "dopo aver realizzato i lavori necessari a svolgere in sicurezza le partite di campionato si troverebbe ad attendere con il cantiere già predisposto alcuni mesi prima di poter iniziare le lavorazioni della curva nord".

Il presidente bianconero continua: "Pur consci che nei confronti del Comune l’obbligazione assunta di rispettare la disciplina in materia di lavori pubblici non consente di quantificare come lotto funzionale, e quindi autonomamente fruibile, la semplice demolizione della Curva nord, la società si troverebbe nella situazione di aver precluso proprio la Curva dei tifosi locali senza che ciò possa consentire l’esecuzione di alcuna lavorazione in tempi rapidi". Una situazione che l’Udinese teme possa "essere fioriera di contestazioni e problematiche di ordine pubblico". Da qui la richiesta di un parere a Comune, Questura e Prefettura: al momento, però, negli uffici di viale Candolini non è giunta alcuna risposta.


Altre notizie