Figc, Tommasi: "Nessun passo indietro". Senza convergenze avanza il commissariamento
Ieri è stata l’ennesima giornata interlocutoria per quanto riguarda la Lega Serie A. Non solo non sono stati trovati accordi sulla governance, ma c’è stata anche una fumata grigia sul fronte diritti tv, tanto che a breve potrebbe addirittura essere formulato un nuovo bando. Per quanto riguarda le elezioni del presidente Figc invece l’incontro di ieri sembrava aver avuto effetti importanti. Prima raggiungere via Rosellini per l’assemblea di Lega, i rappresentanti di Juventus, Roma, Sampdoria, Spal, Bologna e Cagliari si sono incontrati con Gravina, Tommasi e il presidente dell’Assoallenatori Ulivieri. La richiesta è stata quella di una convergenza tra i due candidati, in modo da poter superare al terzo scrutinio la soglia della maggioranza assoluta grazie al 17% della Lega Pro, il 20% dei calciatori, il 10% degli allenatori, il 2% degli arbitri, il 5% della Lega di B, oltre al 6% garantito dai club sopra citati con i loro alleati. Il nome forte su cui puntare sembrava quello di Gravina, con Tommasi destinato alla vice presidenza e alla gestione del Club Italia.
VERSO IL COMMISSARIAMENTO? - Oggi però lo stesso Tommasi sul suo profilo Twitter esclude qualsiasi ipotesi di ritiro dalla corsa: “Nessun passo indietro in vista delle elezioni Figc, giorni utili per conoscere meglio chi è in campo, chi sta da una parte e chi sta dall'altra. Fondamentale capire chi sta dalla parte del calcio”. Senza convergenze la situazione sarebbe sempre quella di un tripolarismo stagnante, con nessun candidato in grado di sfondare la soglia del 50% al terzo scrutinio. Addirittura Gravina e Tommasi si sfiderebbero per un posto al ballottaggio insieme a Sibilia. Fondamentale potrebbe risultare Ulivieri con il suo 10% nella scelta proprio dello sfidante di Sibilia. In caso di mancate alleanze anche al ballottaggio il rischio di un commissariamento diventerebbe molto elevato. Si preannuncia un week end molto caldo dal punto di vista elettorale.