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Figc, Tavecchio: "Troppi stranieri, servono centri federali"

di Stefano Pontoni


La priorità per Tavecchio è quella di avviare il processo delle riforme. "Quella dei campionati è la madre di tutte le battaglie. Non flagelliamoci per la situazione attuale, veniamo da una brutta esperienza al Mondiale ma vogliamo aprire una stagione di riforme. Io sono fiducioso". Il numero uno di via Allegri parla poi del ruolo della Figc: "Bisogna restituire alla federazione la sua forza. Nessuno può fare attività agonistica in Italia o in Europa senza la Figc".Carlo Tavecchio ha qualcosa da dire anche per gli arbitri, che dopo la prima giornata di campionato sono già nel mirino dei club: "Il direttore di gara è il primo giudice in campo, e giudica in frazioni di secondo. La struttura arbitrale rileverà poi tutti gli errori e al proprio interno avvierà le procedure per correggerli. Ma la classe arbitrale è il cardine del sistema sportivo". Tavecchio, però, non ha dimenticato che, in occasione delle elezioni federali, l'Aia si è schierata col suo avversario, Albertini. "Gli arbitri sono in Consiglio federale per una mia proposta, perché erano stati esclusi dalla Legge Melandri - sottolinea - detto questo, ogni decisione è rispettabile ma un giudice dovrebbe stare fuori da una contesa elettorale".
 


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