Empoli-Udinese, Coda: "Possono affrontarsi a viso aperto per inseguire l'alta quota"
Empoli-Udinese non è più solo una sfida salvezza, ma una partita che profuma di ambizioni più alte. A sottolinearlo è Andrea Coda, ex difensore che ha vestito entrambe le maglie e che definisce l’incontro "la partita del cuore" per i legami personali con i due club. Una gara che, secondo lui, rappresenta l’occasione per vedere due squadre che "possono affrontarsi a viso aperto per inseguire l’alta quota", lasciandosi alle spalle i ricordi difficili, come il contestato pareggio dello scorso maggio.
Come riportato da Il Messaggero, Coda, parlando del momento delle due squadre, è ottimista nonostante il recente periodo nero dei friulani. "Mai come stavolta Empoli e Udinese possono affrontarsi a viso aperto per inseguire l’alta quota", afferma, ricordando come entrambe abbiano dimostrato di poter competere a livelli più alti.
Per l’Udinese, reduce da tre sconfitte consecutive, Coda si dice fiducioso: "Non sono preoccupato perché sono molto amico di Gokhan Inler, sua moglie è la madrina di mio figlio, e so bene il grande lavoro che si sta facendo a Udine. Mister Runjaic non lascia nulla al caso, proprio come Gokhan, e il lavoro fatto con meticolosità paga sempre".
Parlando dell’Empoli, Coda riconosce i meriti di mister D’Aversa. "Ha dato una grande organizzazione al suo Empoli. Lo dimostrano i risultati, ma soprattutto le prestazioni. Non vinci a Roma e pareggi a Torino con la Juve casualmente", sottolinea, invitando l’Udinese a una partita "attenta ma allo stesso tempo spregiudicata".
L’ex difensore individua in Colombo il giocatore da tenere d’occhio: "Senza dubbio Colombo che mi è sempre piaciuto. Già da qualche anno è apparso con le sue potenzialità in Serie A, ma essendo giovane non lo hanno lanciato. Ora invece è nel posto ideale per emergere, come dimostra la scelta della società di puntare anche su Esposito e Pellegri".
Quanto all’Udinese, Coda si sofferma sulle scelte offensive: "Davis ha dimostrato molto a Bergamo, Lucca ha cominciato bene, quindi sono scelte difficili per il tecnico. Vedendo giocare l’Udinese io noto la mano dell’allenatore nella ricerca delle trame che è più votata all’attacco".
Guardando oltre il presente, Coda non esclude che entrambe possano ambire all’Europa, anche se con i piedi per terra. "L’obiettivo di entrambe sono sempre i 40 punti da raggiungere con le stesse politiche societarie di sempre", spiega. Tuttavia, riconosce una leggera superiorità dell’Udinese in termini di continuità: "Tra le due è più facile che a Udine si arrivi prima al traguardo salvezza, quindi si può pensare a guardare oltre".
L’ex giocatore riflette anche sulle differenze strutturali tra i due club. "L’Udinese investe bene nel giocatore intermedio tra Primavera e prima squadra, quello da lanciare, e in questo differisce dall’Empoli che parte invece dal settore giovanile", afferma, sottolineando il potenziale inesplorato dei friulani.
Secondo Coda, l’Udinese potrebbe trarre vantaggio dal proprio bacino territoriale: "In Toscana l’Empoli sgomita da sempre con tanti campanili e basta pensare che anni fa in A c’erano Fiorentina, Siena, Livorno e Empoli tutte assieme. Udine invece non ha rivali fino a Venezia e Padova, ha un bacino enorme per reclutare i giovani. Facendo un grande lavoro sul territorio sono certo che la società sarebbe ancora più forte".