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Domizzi: "E' stata una stagione lunga e sofferta. Giocherò ancora, poi farò l'allenatore"

di Stefano Pontoni

Dopo otto stagioni in bianconero Maurizio Domizzi ha salutato l'Udinese. Il difensore ha detto addio alla maglia bianconera, portandosi con sé tanti successi e tanti ricordi di una straordinaria carriera e anche qualche rimpianto, come confessato ai microfoni del Messaggero Veneto"Il mio grande rimpianto è la semifinale di Coppa Italia nell'ultimo anno di Guidolin. Vincemmo 2-1 a Udine e perdemmo a Firenze 2-0, ma giocando bene e creando molte occasioni. La finale sarebbe stato un giusto premio. L'Udinese più bella? Se la giocano quella del 2010/11 con quella della mia prima stagione a Udine con Quagliarella, Lukovic, D'Agostino e Pepe".

Il difensore poi ha parlato di quest'ultima statione: "Quest'anno è stata una stagione lunga e sofferta. Perchè non ho giocato praticamente mai. Con Stramaccioni invece avevamo comunque fatto un buon girone d'andata e a febbraio eravamo salvi".

Un grande emozione invece il caloroso saluto dei suoi tifosi: "L'emozione della serata con il Carpi per uno stadio che, diversamente da quanto accaduto contro la Juve, era pieno di tifosi "tutti per noi".

Ora però Domizzi è già proiettato al futuro e alla sua prossima squadra: "Sarà una scelta di pancia, una sfumatura mi spingerà in un posto piuttosto che in un altro. Poi proverò a fare l'allenatore".


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