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Diritti tv: all'Udinese circa 35 milioni

di Stefano Pontoni

Non c'è ancora nulla di ufficiale ma, ancor prima che la Lega Calcio comunichi le cifre, già si sanno in linea di massima quanti saranno i milioni che entreranno nelle casse delle società di calcio di serie A dai diritti televisivi. Molti sono i milioni che saranno divisi tra i 20 club con le grandi, come sempre, a prendersi la fetta più grossa. Per l'Udinese ci si aspetta un leggero calo nel prossimo campionato rispetto al passato. I friulani dovrebbero incassare una somma di circa 35 milioni di euro, quattro in meno rispetto al 2012/2013 quando il piazzamento era europeo. Ciò è soprattutto dovuto al peggiore piazzamento rispetto allo scorso anno ed alla mancata qualificazione alla fase a gironi di Europa League

I criteri sono assai complessi. Ecco cosa riporta lo studio compiuto dal Messaggero Veneto. Il calcolo per la distribuzione va fatto tenendo in considerazione le cosiddette Risorse Economiche Nette (Ren) che sono pari a 846 milioni e 200 mila euro dopo aver tolto dal paniere totale (986 milioni) il 10% destinato ai settori giovanili e al calcio dilettantistico, lo 0,5% riservato all’Agcom e il cosiddetto “paracadute” per le squadre retrocesse in Serie B che, a partire dalla passata stagione, è stata aumentato sino a un tetto di 30 milioni. Il totale del Ren, quindi, viene distribuito utilizzando i criteri stabiliti dalla legge Melandri: il 40% in parti uguali tra tutti i club con il restante 60% è suddiviso in base a meriti sportivi e al numero di tifosi delle squadre.Nel dettaglio, un primo 30% viene diviso grazie alla quantità di sostenitori di un club (25%) e al numero dei cittadini che popolano la città dove ha sede la squadra in proporzione al totale dei cittadini delle località dei club di Serie A (5%). L’ultimo 30%, infine, è legato ai meriti sportivi delle singole formazioni spacchettandolo tra i piazzamenti ottenuti nell’ultima stagione (5%), quelli dell’ultimo quinquennio a esclusione del campionato in corso (15%) e al calcolo dei risultati storici dal ’46/’47 sino al sestultimo torneo di Serie A.Fetta bianconera. Calcolatrice alla mano, dunque, all’Udinese per il ’13/’14 spetteranno innanzitutto 16 milioni 920 mila euro ricavati dalla divisione in parti uguali del 20% del Ren.A questa somma, poi, va aggiunto 1 milione e 600 mila euro per aver chiuso la Serie al 13° posto (ogni posizione vale 200 mila euro), 9 milioni e 100 mila in virtù dei piazzamenti ottenuti nell’ultimo quinquennio, 3 milioni e 200 mila legati alla “storicità” di presenza nella massima divisione e circa 4 milioni grazie al cosiddetto bacino d’utenza: un totale, dunque, di poco meno di 35 milioni. Il gap, rispetto alla stagione precedente, è dunque legato sia al peggior posizionamento in classifica - il quinto posto del 2012/2013 portò nelle casse bianconere 3 milioni 200 mila euro -, che penalizza anche il computo dell’ultimo quinquennio, sia alla mancata qualificazione alla fase a girone di Europa League. Lo scorso anno, infatti, il vicepresidente Stefano Campoccia ottenne il via libera al pagamento di 2 milioni e 750 mila euro a favore dei friulani - oltre che della Lazio - per la partecipazione alla vecchia coppa Uefa in versione ’11/’12 esautorando di fatto il Palermo eliminato ai preliminari. La situazione, però, si è capovolta ad agosto con la clamorosa eliminazione patita per mano dello Slovan Liberec.


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