Deulofeu ha scontato la squalifica, di nuovo titolare con un solo obiettivo: continuità di prestazioni
di Davide Marchiol
Partite con tanti colpi regalati, ma anche settimane con prestazioni insipide. Basti pensare all'avvio di stagione. Nelle prime due gare dell'anno Gerard è risultato decisivo, spostando l'inerzia della gara contro la Juventus, aiutando le zebrette a ottenere il pareggio, e contro il Venezia, dove con il suo ingresso in campo ha chiuso la gara. Poi diverse settimane di vuoto prima di un assist contro la Sampdoria e un piccolo infortunio. Poi il ritorno, qualche sprazzo con Sassuolo ed Empoli, una prestazione sontuosa con il Cagliari e di nuovo il buio.
De Deulofeu ci si aspetta sempre quel qualcosa in più che i giocatori comuni non hanno. Si è preso la responsabilità della numero dieci dopo l'addio di De Paul e in carriera ha vestito maglie pesantissime come quelle del Milan e del Barcellona. Il talento è cristallino, forse la capacità di immedesimarsi nel modo giusto in ogni partita, oltre a un po' di fortuna sotto l'aspetto fisico, manca. Domenica il posto da titolare sarà suo e le gerarchie parlano ancora chiaro.
Lui e Beto potenzialmente rappresentano una coppia d'attacco da metà sinistra assicurata, ma serve quella continutà che non sta arrivando e che probabilmente ha più spiegazioni psicologiche che tecnico tattiche. Senza contare poi che in panchina c'è un Success che ha già fatto vedere il suo feeling con il bomber portoghese. Chissà, magari un po' di sana concorrenza potrebbe spronare lo spagnolo. Vedremo nel derby del Triveneto che risposte darà. L'anno scorso nella gara del Friuli Dacia Arena fu proprio lui il grande protagonista del successo finale.
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