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Deulofeu: "Amo l'Udinese, so che se un giorno dovessi tornare a giocare lo stadio sarà completamente pieno"

di Jessy Specogna

Gerard Deulofeu, ex giocatore dell'Udinese ma sempre molto legato all'ambiente bianconero, è ormai fuori dai campi da gioco da più di due anni. Ai microfoni del "Guardian", lo spagnolo si è raccontato in una lunga intervista:

"So che sto tentando qualcosa di speciale. Probabilmente è il recupero da infortunio più difficile della storia. Se riuscirò a tornare lo farò dopo oltre 1000 giorni. Sono un ragazzo che si prende cura di sè e penso di potercela fare. Se c'è qualcuno che può farcela, quello sono io. La mia ultima gara? Sampdoria-Udinese, il 22 gennaio del 2023. Sono entrato a 13 minuti dalla fine ma mi ricordo che qualsiasi cosa provavo a fare, sentivo il ginocchio andare. Ho dovuto chiedere di essere sostituito. Il crociato era completamente rotto. Il mio non è un infortunio comune. In un anziano può capitare che il ginocchio sia distrutto e ora è successo a me, perchè l'infezione è andata sempre peggio. Sapevo fin da quei primi mesi che non sarei potuta tornare in fretta. In ogni risonanza magnetica che ho fatto, la cartilagine si era deteriorata. Ho perso il muscolo, il ginocchio non si fletteva correttamente, c'era molto da recuperare ed è stato molto lento. L'Udinese? Mi stanno aspettando. Mi hanno dato il tempo e la passione per riprendermi. Apprezzo molto il fatto che mi abbiano aiutato e mi abbiano dato l'opportunità di rimanere qui, lavorando in questo fantastico stadio. Ora che ho dovuto fare una pausa, posso vedere quanto sia stata e quanto sia grande la mia carriera. Sono davvero orgoglioso. Vengo dal Barcellona: la gente magari dice che avrei potuto avere più successo, ma devi capire che ho già giocato per il Barça, il Milan, vinto l'Europa League con il Siviglia, giocato in Champions League, giocato per la nazionale e segnato, raggiunto la finale di FA Cup con il Watford. Cosa posso chiedere di più alla mia carriera di tutto questo? Ogni tanto spuntano pensieri che dicono: 'Oh Gerard, finisci, finisci perché hai già fatto una buona carriera e hai una famiglia'. Ma se dico a mia moglie che è troppo difficile e non credo che tornerò, lei dice: 'Proviamoci, ce la farai'. Questa è la mia forza: quei messaggi positivi di mia moglie e il fatto che i miei figli vogliono vedermi giocare. Quindi ci sto provando, ma ci sono giorni in cui i pensieri sono cattivi. Mio figlio era molto piccolo quando ho giocato l'ultima partita. E' venuto con me a vedere allo stadio Udinese-Cagliari e mi ha chiesto: "Quando torni?". Ci sto provando. Mi sto preparando a scendere di nuovo in campo tra qualche mese e vediamo se mi sentirò bene là fuori. Se non lo faccio, allora forse devo prendere una decisione. Ma ho solo 31 anni e voglio solo provarci. Ho tempo, il club mi sta dando tempo, quindi non voglio fissare una data. So che un giorno, se giocherò di nuovo qui, questo stadio sarà completamente pieno. So come sarà quel giorno per questa città e questo club. Sarà una festa. La gente sa quanto amo questo club e come ho giocato quando ero disponibile. Vogliamo fare la storia insieme".


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