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Delneri: "Finchè non ci sarà il vaccino sarà difficile immaginare il calcio come lo abbiamo conosciuto sino a qui"

di Stefano Pontoni

Tornare in campo o no? Anche mister Delneri ha voluto dire la sua: "A mio parere le incognite sono tante, perchè comunque si tratta di una situazione mai vissuta prima. Sicuramente l'assenza del pubblico negli stadi influenzerà notevolmente i risultati delle partite, perchè la prestazione viene sempre condizionata anche dalla presenza del tifo sugli spalti. Poi quando si pensa alla ripresa del campionato non dimentichiamoci che a spostarsi e ad essere coinvolti non sono soltanto i calciatori, ma anche i magazzinieri, i fisioterapisti e tutti i collaboratori: si tratta di almeno una cinquantina di persone o più totali. In sintesi non sarà una situazione normale: credo che finchè non ci sarà il vaccino sarà difficile immaginare il calcio come lo abbiamo conosciuto sino a qui".

E sugli allenamenti?

"Quelli sono più gestibili: le strutture sono ampie e si può pensare di suddividere la squadra in più gruppi: sotto quell'aspetto si è più coperti. Logico è che ora si sta parlando di queste cose, ma il messaggio che deve venire prima di qualsiasi ipotesi è uno: la salute viene prima di tutto e ci mancherebbe altro".

L'ultima sul suo futuro: ha ricevuto chiamate? Quali sono le caratteristiche del suo progetto ideale?

"Chiamate ne sono arrivate tante e la voglia c'è ancora. Il calcio è fatto di rapporti e idee, in continua evoluzione. Io ho delle mie idee e se arrivasse una chiamata che va a collimare co queste ultime accetterei subito. Non mi interessa la categoria: l'importante è la qualità del progetto che si vuole imbastire".


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