Del Neri: "L’ambizione di allenare l’Udinese c’è, sono friulano e mi piacerebbe, ma..."
L'allenatore friulano Luigi Del Neri, ieri ospite d’onore al “Premio Bearzot” dove si è parlato di giovani e vivai, mettendo in rilievo la figura di quegli allenatori capaci di insegnare le buone regole di vita guardando anche al di là del risultato. Friulano di Aquileia, Del Neri è anche uno dei tanti cuori bianconeri che strizza sempre l’occhio all’Udinese, come ha fatto anche ieri augurando continuità alla squadra bianconera. Ecco le sue parole nell'intervista rilasciata al Messaggero Veneto.
Del Neri, come sta vivendo da friulano questa stagione difficile delle “Zebrette”?
"L’Udinese è nel suo trend e sta facendo una stagione secondo le aspettative perché non si può pensare che ogni anno si possa ripetere ad alti livelli. Ha avuto dei tempi importanti con risultati insperati e meritati, adesso è in assestamento e sta uscendo dall’impasse, ma sta facendo il suo campionato".
La sorprendono le difficoltà in cui è incappato Guidolin, al quarto anno di gestione continuativa e con una squadra lasciata praticamente immutata rispetto alla scorsa stagione?
"Francesco è affidabilissimo, è un ragazzo di grande attenzione e l’Udinese è in buone mani. Con lui ha trovato una continuità di rendimento importante, quindi non è logico cambiare. Detto questo ogni anno è diverso, innanzitutto perché è un anno in più per tutti e poi perché anche un minimo cambiamento può essere influente. Il punto è che un conto è ottenere dei risultati e un altro è aspettarseli l’anno successivo col dovere di ripeterli, e non è così normale e scontato dare continuità"
Si parla molto della necessità di puntare sui ragazzi italiani, un obiettivo che l’Udinese persegue relativamente.
"La filosofia dell’Udinese è nota, ma mi sembra che Scuffet sia l’esempio di un prodotto del vivaio. Il fatto è che per puntare sui vivai serve tempo e in Italia non ne abbiamo. Barcellona e Manchester United hanno pescato a piene mani dalle loro giovanili, ma in Italia servirebbe un campionato abbinabile alla prima squadra come era il torneo “De Martino” fino agli anni 70"
Già Scuffet, che idea si è fatto del baby-portiere friulano?
Chissà che non sia lui il ricambio al dopo Buffon. Per adesso mi sembra un bel prodotto dopo anni di sofferenze. Gli auguro di crescere anche attraverso le esperienze negative, che formano una persona.
Del Neri, ma se la chiamassero i Pozzo?
"Con loro ho un rapporto di amicizia che dura da anni. L’ambizione di allenare l’Udinese c’è, sono friulano e mi piacerebbe, ma ora la società con Guidolin è in buone mani"