.

Dal Cin su Enzo Ferrari: "Era l'allenatore giusto per costruire l'Udinese che sognavo"

di Mirko Mauro

Era il 1976 quando i destini di Franco Dal Cin ed Enzo Ferrari si incontrarono per la prima volta. Ed è proprio da quel momento che partono i ricordi ddi Franco Dal Cin sull'ex allenatore bianconero, parlando e raccontando così la figura dello storico Enzo Ferrari ai microfoni del Messaggero Veneto: "Io arrivai a Udine con Sanson, di quella squadra, nella quale c’era anche Enzo, riconfermammo solo D’Alessi, lui lo mandammo al Clodia Sottomarina e nello scontro diretto per poco non ci fece gol: colpì un palo.  Io gli chiesi se aveva intenzione di farmi venire un colpo. Battute a parte, da subito si instaurò un bel feeling tra noi al punto che la stagione successiva andò al Conegliano dove nella sua ultima annata da calciatore fece anche l’allenatore". 

Dal Cin poi prosegue raccontando Enzo Ferrari come persona: "Era una persona di qualità, per bene, assieme a lui ho lavorato benissimo fino a quando le nostre strade non si sono separate nel 1984. Poi lo volli come allenatore alla Reggiana ma non andò bene ma questo non ha mai influito sull'opinione che avevo di lui come tecnico e come uomo". 

Enzo Ferrari ha portato con se l'etichetta di essere l'allenatore di Zico, ma per Franco Dal Cin lui era semplicemente l'uomo giusto per il progetto dell'Udinese di quegli anni: "Lui fu l’anima del progetto nato con Sanson e il sottoscritto di puntare molto sul settore giovanile. È stato lui a far esordire in serie A i vari Gerolin, Miano, Cinello, Papais, Borin, Dominissini, De Agostini e sicuramente me ne sto dimenticando qualcuno. Ferrari è stato un allenatore sottovalutato, forse non sapeva vendersi bene alla stampa ma questo non è mai stato il suo obiettivo. La sua era un’Udinese molto offensiva, se si esclude Galparoli e Cattaneo gli altri erano tutti giocatori portati ad attaccare. Era u n bel vedere. Anche in Spagna al Real Saragozza fece un ottimo lavoro. Poi, però, se non ti sai vendere finisci nel dimenticatoio anche se sei bravo. Sull'acquisto di Zico lo tenni all'oscuro fino all'ultimo. Ricordo che gli telefonai per comunicargli dell’acquisto a trattativa conclusa. Lì per lì non so se mi credette. Potessi parlargli per l'ultima volta gli direi senz’altro che avevo trovato in lui l’allenatore giusto per costruire l’Udinese che sognavo e che mi rimangono un grande rammarico e un enorme dispiacere per non essere riusciti a completare il lavoro


Altre notizie