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Dal Cin: "La Red Bull sarebbe un gran colpo per l'Udinese. Avrebbe grandi progetti"

di Arianna Forabosco

Franco Dal Cin è stato avvistato sui campi del Bruseschi. Intercettato da Telefriuli, ha parlato in esclusiva all'emittente televisiva friulana della “sua” Udinese ed anche delle voci sul possibile approdo della Red Bull a Udine. 
Dal Cin è laconico sulle possibilità e le ambizioni dell’attuale rosa: non si aspetta più di una tranquilla salvezza. "Una squadra fatta per non competere, una squadra che non avrà difficoltà a salvarsi e che come sempre i Pozzo sono riusciti a fare. Forse adesso non è riuscita al massimo, in altre occasioni le cose sono andate per il meglio. Ma io penso che ci sarà un recupero abbastanza rapido".


L’ex dirigente bianconero non si sbilancia nel giudizio qualitativo della squadra"E' difficile da valutare perchè siccome i giocatori sono sempre nuovi, uno non può già dare giudizi. Io credo nel lavoro del gruppo e nella loro preparazione: prima o dopo la squadra riuscirà a fare meglio dell'anno scorso, in cui si è rischiato qualcosa di peggio".


Iachini sembra già essere stato messo in discussione: "Gli allenatori sono sempre in discussione quando si perde. Qualche partita fa sembrava un grande allenatore, adesso sembra piccolo. Invece io credo che Iachini sia un allenatore giusto per questo obiettivo, per questa società. Non è facile. Quando si gioca in serie A si può vincere, si può perdere bisogna essere equilibrati come sono sempre stati i Pozzo. Non vedo nessun problema".
Nutre fiducia nel lavoro di mister Iachini? "Fiducia nel lavoro della società, quindi dell'allenatore che avrà il sostegno della società e la serenità per poter aspettare tempi migliori".


Sulle voci di una possibile cessione dell’Udinese alla Red Bull Dal Cin non ci crede. Almeno non fino a quando ci sarà Giampaolo Pozzo:"Non ci credo perchè Gianpaolo Pozzo è radicato in questa realtà friulana. Per lui il fatto che lo chiamino il Paròn è indice di grande prestigio, di grande piacere. Non penso che finchè ci sarà lui la famiglia Pozzo andrà via dall'Udinese. Molto più facile con Gino, perchè lui è già proiettato a Londra, al Watford. E' una piazza importante, perchè in Inghilterra le cose sono alla grande, tre volte gli incassi dell'Italia, c'è futuro. Ha già trasferito la famiglia, penso che si senta molto, molto meno friulano di Gianpaolo".


Tuttavia è già Gino che gestisce completamente la società. La gente è divisa: una parte dei tifosi spera il cambio di proprietà, un’altra ha paura di questa eventualità. "Non c'è da temere nulla nella vita. Sentivo parlare della Red Bull. Se fosse così, sarebbe un gran colpo per il Friuli e per l'Udinese. Non è detto che una eventuale dipartita potrebbe essere un problema. Dipende da chi arriva. Se arriva un cinese sarebbe un problema perchè, come si vede a Milano, pur mettendo soldi non conoscono il nostro ambiente. Il Friuli ne soffrirebbe ancor di più, perchè è un sito particolare, il friulano si sente una Nazione, un cuore. Ci sono tante cose che verrebbero a mancare".


Quest’ultimo aspetto infatti spaventa. "Sì, ma avrebbero dei grandi progetti. Progetti di eventi, di sviluppare lo stadio, di completarlo. Farebbero un triangolo Austria-Italia-Slovenia. E' una realtà con grandi ambizioni, con grandi prospettive. Sarebbe un gran colpo. Comunque penso che finchè ci sarà Gianpaolo Pozzo questi problemi non ci saranno".


Il nuovo stadio non è ancora completato. Dal Cin nutre seri dubbi che venga completato dalla famiglia Pozzo: "Non è facile. Sono andato a visitarlo,  ci sono 20mila metri quadrati da completare e da investire. Poi bisogna vedere chi gestirà questi centri commerciali, questi centri d'incontro perchè la realtà di Udine è una piccola realtà. Non siamo a Milano. E poi è un po' dislocato come luogo. Non credo che Gianpaolo Pozzo lo finirà questo stadio perchè ha già fatto un capolavoro e completarlo mi sembra un rischio che lui difficilmente sceglierà".


Se i lavori non saranno terminati dai Pozzo allora chi se ne prenderà a carico? "Lo stadio per quello che serve al calcio è sufficiente. La realtà friulana non ne vede una grande necessità. Se c'è una mano superiore, che ha ambizione di grandi prospettive... E' difficile, perchè i centri commerciali ce ne sono tanti e stanno soffrendo. Sono state chiuse tante attività ludiche, di tempo libero. L'aggregazione non è una grande qualità del friulano, quindi non vedo un grande futuro per la parte che è da completare".


I tifosi sono preoccupati che la squadra replichi un altro campionato altalenante. Dal Cin cerca di rassicurarli: "I tifosi dovrebbero essere prima di tutto contenti perchè la gestione dei Pozzo dà tranquillità, serenità e continuità. Gli stipendi sono regolarmente pagati, non ci sono dubbi per il futuro. E' evidente che, come tutti i tifosi vorrebbero vincere il campionato ma dovrebbero anche sapere che siamo a Udine e le ambizioni dell'Udinese non possono essere troppo grandi. Pozzo ha fatto sognare in qualche occasione, adesso un po' meno".


Com è il rapporto fra Dal Cin e l’Udinese? "Siamo rimasti in ottimi rapporti. Io tifo Udinese, vivo a Udine da 30 anni. Ho buoni rapporti con la famiglia. Professionalmente questo non è un lavoro che mi può coinvolgere. Io ho la mia storia. Mi piace pensare a quello che farò nei prossimi 20 anni che hanno poco a che vedere con il calcio".
 


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