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Coulibaly: "Gotti mi ha fatto cambiare idea e lo ringrazio, so essere testardo"

di Davide Marchiol

Mamadou Coulibaly ha parlato a Udinese TV commentando la sua permanenza a Udine e l'avvio di campionato: "Sto lavorando bene con i compagni e lo staff, sono molto contento. Sono abbastanza soddisfatto di come sto giocando nei minuti a disposizione, sto cercando di dare il massimo e so che potrò dare ancora di più. Mercato? Ho visto che sono arrivati rinforzi importanti per l'Udinese, in un mercato un po' anomalo. Sono convinto che i nuovi si inseriranno subito. Ruolo? Il mister mi chiede di attaccare la profondità, su questo mi alleno fin da quando ero sotto la gestione Zeman, che mi invitava sempre a spingermi in avanti per cercare di far gol o per accompagnare gli attaccanti. Permanenza a Udine? Sono un po' testardo, se ho in testa qualcosa difficilmente cambio idea, Gotti invece mi ha convinto a guardare le cose sotto un altro punto di vista. Mi ha detto che mi aveva visto mentre ero in prestito e che in alcune partite gli ero piaciuto e che se avessi lavorato bene sarei potuto restare. È stata un'iniezione di fiducia importante per me. Arrivo in Italia? Non è stato facile, me ne sono andato a 16 anni senza dire niente alla mia famiglia, sono stato un po' in Marocco, poi ho dovuto prendere la barca e andare in Francia, non sapevo bene l'italiano invece in Francia ci sono tante comunità straniere dove mi sarei potuto inserire. Poi da là sono andato in Italia, per sei/sette mesi non ho avuto una casa, ho fatto il giro dell'Italia fino a quando non sono arrivato a Roseto degli Abruzzi, dove la casa famiglia che mi ha ospitato mi ha chiesto cosa volessi fare. Ho detto il calciatore e mi hanno accontentato. Ho fatto il provino con il Pescara e mi hanno tesserato. La mia famiglia mi ha perdonato per la fuga, ora sono orgogliosi di me, sono molto legato alla mia famiglia. Ogni tanto parlo con i miei amici della mia avventura e mi viene da ridere, perché è una storia bella, all'inizio è stata difficile ma ora è bello. Studiare? Sicuramente non ci tornerò proprio (ride ndr), vengo da una famiglia di professori ma proprio non mi va a genio. Ambizioni? Mi aspetto un bel campionato, non abbiamo iniziato bene ma le cose miglioreranno, ci stiamo allenando bene, mancano piccole cose da risolvere, con la Roma abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti"


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