Cosmi: "Udine grande esperienza, duro colpo l'esonero di Pozzo"
Lunga intervista di tuttomercatoweb.com a Serse Cosmi, ex allenatore dell'Udinese, ultimo a partecipare alla Champion's League con il team friulano. Cosmi racconta della sua esperienza a Udine, il rapporto con la famiglia Pozzo, le partite contro il Barcellona di Eto'o e Ronalidnho, fino al triste esonero. Ecco le sue dichiarazioni:
Dopo la serie B, il salto europeo con l'Udinese. Emozioni particolari la musica della Champions? "Alt. A quell'epoca la musica della Champions non la facevano sentire prima delle gare dei preliminari, iniziavano solo dalla fase a gironi. Quindi per ascoltarla dal vivo dovevamo battere per forza la Sporting Lisbona. La prima volta che l'ho ascoltata mi è passato davanti agli occhi il film della mia vita". L'urna di Nyon, però, non fu clemente nei vostri confronti... "Il girone era di ferro, trovammo il Werder Brema, il Panathinaikos ed il Barcellona di Ronaldinho e Eto'o. L'epilogo di quell'esperienza purtroppo fu amaro nonostante avessimo espresso un buon calcio e fatto risultati importanti. Uscimmo solo per la differenza reti e interrompemmo il sogno di approdare agli ottavi". Ma il peggio doveva ancora venire. Perché il presidente Pozzo la esonerò? "Quel momento fu l'inizio della fine del mio rapporto con l'Udinese. Per me fu un duro colpo, tanto che la situazione sfociò nel primo esonero della carriera, anche se secondo me era stato perso un po' il senso della storia e degli obiettivi del club". Insistiamo: detta così sembra un esonero immotivato. "Udine forse non era l'ambiente giusto per me. Arrivai dopo Spalletti e già questo era difficile. Per di più venivo da un ambiente caldo come quello di Genova, mentre a Udine sono professionisti seri ma con meno passionalità rispetto ai genoani. Fu un'esperienza vera, ma non avevo la condizione psicologica giusta per portare a termine il lavoro".