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Corriere dello Sport - Le pagelle di Italia-Bulgaria

di Davide Alello

Dalle colonne del Corriere dello Sport le pagelle degli italiani nella sfida vinta ieri sera contro la Bulgaria:

Buffon 8- Tre rigori parati all’Uruguay in Confederations, a Palermo tre prodezze analoghe (e giustamente alla fine si porta a casa il pallone, come un bomber). Alla vigilia del record di presenze azzurre, il capitano deve stare dentro una partita insidiosa, perché i bulgari prima si presentano dalle sue parti raramente ma all’improvviso poi con un forcing martellante. Gigi però le prende tutte. Prima, in due tempi, un tiraccio da fuori di Popov, su cui si esalta a inizio ripresa, tirando fuori dalla porta un gol fatto, con un paratone di classe e istinto che ne fanno ancora un gigante assoluto del ruolo, oltre che grande anima azzurra. Tutto confermato poco dopo su...Thiago Motta.
Abate 5,5 - Rientra dopo l’infortunio in Confederations. Gli tocca a lungo un avversario rognoso, Nedelev (poi Popov), che lo schiaccia a lungo sulla nostra trequarti. Soffre se non può spingere e lo attaccano alle spalle. Esce per infortunio a 10' dalla fine (dentro Maggio), salterà la gara di Torino.
Chiellini 7 - Non arrembante come spesso gli capita, però anche lui capisce che non c’è da fidarsi dei bulgari. Sbaglia qualche appoggio, sbroglia alcune situazioni di potenza. Cresce nella ripresa, andando a sinistra dopo il ko di Antonelli.
Bonucci 6 - Gli tocca inizialmente cercare di forzare il mischione organizzato dei bulgari, trovando la profondità con lanci lunghi. Poi si limita a tenere misura con i compagni di reparto.
Antonelli 6 - Bel duello con Manolev che a Sofia ci aveva fatto sudare. A differenza di Abate però accetta il confronto, spingendo fino al limite dell’area bulgara, e oltre il limite di se stesso, infortunandosi. Anche lui è out per martedì.
Astori (18’ st) 6 - Ingresso in salita, con la Bulgaria all’arrembaggio. Lui tiene botta.
De Rossi 5,5 - Contro l’Argentina era stato schierato centrale, qui torna interno. Arriva sulla spinta del bel avvio romanista. Si muove molto ma deve limitare le incursioni perché linee di gioco “aperte” se ne vedono poche, dato l’assetto bulgaro. Un po’ sotto tono ma generoso.
Pirlo 5,5 - E’ in una delle sue serate no. Popov e Tonev alternativamente vanno a pressarlo basso. Allora lui prova ad avanzare, consentendo ai difensori di giocar palla. Ma l’Italia perde molto in impostazione. Le cose non migliorano nella ripresa.
Thiago Motta 5 - Il ct aveva spiegato alla vigilia i motivi del suo recupero. Però il suo ritorno in azzurro, dalla finale europea di Kiev, non si può dire sia particolarmente brillante, anzi. Poco ritmo, rari guizzi. Appare spaesato e sfiora pure l’autogol.
Candreva 5,5 - Un lungo match di sofferenza, a destra, dopo aver sbagliato i primi appoggi. Ha poco modo di scavallare, per il motivo tattico già più volte ricordato. Trova comunque la giocata giusta in chiusura di tempo, a sinistra, lavorando un ottimo pallone che mette sulla testa di Gila, per l’1-0.
Insigne 7 - Arriva a Palermo con l’argento vivo. A Roma aveva riempito l’Olimpico di meraviglia per il gol alla bella Argentina papale. A Palermo vince il ballottaggio con Giaccherini, si sistema a sinistra largo, faccia a faccia con Yordan Minev. Parte un po’ trattenuto, poi capisce che può far male. Offre palloni ai compagni (Pirlo), va al primo tiro vero del match (25', Mihaylov in angolo), presente anche in copertura, insomma dà ragione a Prandelli che lo aveva scelto. Toccato duro, il ct preferisce toglierlo.
Giaccherini (19' st) 6 - Scavalcato inizialmente da Insigne entra nel momento caldo del match, giocando con ordine molti palloni, non tutti fortunati.
Gilardino 7,5 - E così il vecchio Gila, campione del mondo, che vestì qui la sua prima maglia azzurra, giusto 9 anni fa, si prende la sua gloria meritata, ignorando il peso del ruolo di vice Balo, resistendo alle scarpate di Bodurov, giocando per e con la squadra sempre e segnando il suo gol azzurro numero 19 (sfiorandone pure un secondo) che vale molto Brasile anche per lui.
Prandelli (Ct )6 - Soffre come tutta la squadra, venendo a capo di una partita che vale il Brasile.


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