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"Contro tutto e tutti. Il lungo viaggio dell'Argentina di Messi e Scaloni fino al tetto del mondo", il nuovo libro di Pierangelo Rubin sull'Argentina di De Paul e Molina

di Davide Marchiol

"Contro tutto e tutti. Il lungo viaggio dell'Argentina di Messi e Scaloni fino al tetto del mondo", il nuovo libro di Pierangelo Rubin sull'Argentina campione del mondo. L'Albiceleste degli ex Udinese Nahuel Molina e Rodrigo De Paul ha toccato per la seconda volta il tetto del mondo.

Puoi acquistare il libro a questo link: https://www.amazon.it/Contro-tutto-viaggio-dellArgentina-Scaloni/dp/8892782142
Disponibile anche da Feltrinelli, Mondadori o IBS.

La sinossi

13 luglio 2014: l’Argentina perde amaramente la sua quinta finale mondiale, ma il peggio deve ancora arrivare. La morte di Julio Grondona, padre-padrone della federazione, getta tutto il movimento nel marasma: le nuove elezioni per l’Asociación del Fútbol Argentino vengono truccate, i dirigenti non riescono a trovare un accordo, la giustizia statale interviene ma genera la piccata risposta della FIFA, che non tollera ingerenze e minaccia proscrizioni. Lo scandalo FIFAgate si abbatte come un ciclone sul football albiceleste, che apprende di essere stato governato per anni da personalità che miravano solo al proprio interesse personale. Nel frattempo, la Nazionale diretta da Gerardo Martino inanella ben due finali perse in Copa América, Messi annuncia il proprio addio e la cura del CT Bauza non rigenera la Selección, che sotto l’esagitata e confusionaria conduzione di Sampaoli naufraga in Russia in un mare di polemiche. La nuova dirigenza federale decide di affidare la panchina della selezione al joven e inexperto Lionel Scaloni, accolto da uno scetticismo generale che si esprime in cori di derisione e ingiurie. E invece avviene il miracolo: in appena tre anni il nuovo tecnico riesce a ridare entusiasmo al gruppo dei suoi giocatori, conducendo l’Argentina alla conquista del massimo trofeo continentale, che mancava da quasi trent’anni. E di colpo una nazione riscopertasi vincente si accorge di essere pazza per quella che ora tutti chiamano “la Scaloneta”. Da lì in avanti, la storia si fonde con le emozioni appena vissute seguendo i Mondiali in Qatar, dall’esordio-shock contro l’Arabia Saudita fino all’incredibile finale del 18 dicembre contro la Francia. L’immagine di Messi che si incorona re indiscusso del calcio alzando al cielo la Coppa del Mondo nell’Iconico di Lusail è il punto di arrivo di un percorso pieno di ostacoli e di difficoltà, che la Nazionale guidata dai due Lionel ha saputo affrontare e superare grazie al proprio indiscutibile valore tecnico, ma anche e soprattutto alla determinazione e alla capacità di essere squadra. Contro tutto e tutti.

L'Udinese nell'opera

L’Argentina si è laureata per la terza volta campione del mondo. Due pedine fondamentali nella selezione di Scaloni hanno difeso in passato la maglia bianconera: Rodrigo De Paul e Nahuel Molina. Entrambi hanno più volte dimostrato il loro affetto per l’Udinese e pure nel profluvio di interviste a cui si sono sottoposti dopo aver vinto il titolo mondiale hanno ricordato l’esperienza friulana con attaccamento. Non c’è da stupirsi, proprio grazie alle prestazioni con la maglia bianconera i due hanno conquistato la fiducia del proprio CT, entrando così stabilmente nel giro dell’Albiceleste.


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