Conte: "C'è un ricambio generazionale. Bisogna avere l'umiltà di sapere chi siamo e lavorare di conseguenza"
Ha parlato in conferenza stampa il commissario tecnico della Nazionale Antonio Conte, alla vigilia della gara contro l'Inghilterra: "E' stata una emozione forte varcare il cancello oggi e lo sarà domani, ho dei ricordi indelebili legati a questo stadio. Più tifosi o gufi? Avremo tanti dalla nostra parte, ci sarà unità di intenti sotto tutti i punti di vista".
Può dirci la formazione?
"Buffon in porta, i centrali saranno Ranocchia, Chiellini e Bonucci, gli esterni Florenzi e Darmian, i tre di centrocampo sono Parolo, Valdifiori e Soriano, i due d'attacco Eder e Pellè".
Che valenza ha la partita, contro la grande squadra?
"Partite contro Nazionali forti, come Italia-Inghilterra sono molto utili. Mi danno la possibilità di vedere tutti i calciatori e fare delle valutazioni: detto questo, le partite di qualificazione sono sempre molto ostiche, come dimostrato anche quella in Bulgaria, dove l'Italia non ha mai vinto. La squadra ha fatto bene e meritava molto di più".
Qual è stato il primo pensiero entrando allo Stadium?
"Come ho detto prima ho tantissimi ricordi, non ce n'è stato uno particolare. Una emozione molto molto forte, ne ho talmente tanti di ricordi belli vissuti con tifosi e società che non ce n'è uno in particolare".
Nel 2006 l'Italia vinse il Mondiale ma non essendo la più forte, facendo proprio lo slogan 'soli contro tutti'. Contro l'Europeo pensi si possa arrivare a quello?
"Questo non lo so, ma stiamo cercando di costruire qualcosa di buono. C'è un ricambio generazionale importante, è inevitabile che quando capita bisogna avere quel minimo di pazienza per permettere agli esordienti di crescere senza essere bocciati in maniera tremenda, alla prima occasione. Non è bello, dobbiamo prendere coscienza che è un momento di ricambio, abbiamo bisogno di lavorare e fateci lavorare. Non c'è tantissimo tempo ma proveremo a fare il massimo per qualificarci. Ho la fortuna di avere un gruppo di ragazzi bravi, questo mi lascia tranquillo".
Venerdì hai pensato di andartene?
"Me ne sono venuti tanti altri rispetto a quello".
Continuano le chiacchiere sui tuoi sostituti, sono solo questo, chiacchiere?
"Sono tante le cose che escono quotidianamente. Leggo, a volte, altre preferisco non leggere, ma vado avanti. Non è facile e non lo sarà, però prendo una frase di Mennea: "Per raggiungere i grandi sogni bisogna fare molta fatica", è una frase che mi è piaciuta molto e che faccio mia".
Che cosa ti suggerisce il presente, cosa ti manca per poter proseguire nel tuo percorso?
"Non so se c'è un elemento particolare, io vado avanti nel mio lavoro, lo continuo. Sapendo e ribadendo che bisogna lavorare tanto. Poi mi dicono che lavoro troppo, a volte mi faccio le domande ma non trovo risposte. Il lavoro dovrebbe essere la regola, invece è una eccezione. Questo non mi fa tornare i conti".
Passare come seconda sarebbe una delusione per un vincente come lei?
"E' un momento talmente strano per il nostro calcio che bisogna avere l'umiltà di sapere chi siamo e lavorare di conseguenza. E' incredibile sorprendersi se squadre come la Croazia sono davanti a noi. La Croazia ha dimostrato di avere giocatori superiori ai nostri. Tanti dei nostri non arrivano in doppia cifra come presenze. Chiellini e Bonucci sono i capocannonieri di questa squadra, questi sono numeri. Bisogna avere pazienza e lavorare: forse non è interessante, la polemica vende di più sui giornali e in tv, ma credo sia interessante capire che c'è un ricambio generazionale importante e vi prego di non bocciarli in maniera tranciante, perché queste rimangono dentro".