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Comune inflessibile sulla demolizione dell'Udinese Store fuori dallo stadio

di Davide Marchiol

L'Udinese ha chiesto di salvare lo store fuori dallo stadio. Dal 16 al 30 giugno 2019 si svolgeranno infatti gli Europei Under 21 e lo Stadio Friuli è stato selezionato anche per la finalissima. Vista la richiesta della UEFA di avere all’esterno dello stadio ci sia un “accreditation center”, per gli accreditamenti degli addetti ai lavori internazionali, la società bianconera ha chiesto al Comune di valutare la possibilità di revocare l'ordinanza di demolizione e poter recuperare l'immobile proprio per questo scopo.

"Purtroppo c’è una sentenza che ha stabilito che quello store è abusivo e di conseguenza gli uffici non possono di certo avvallare quello che di fatto sarebbe il mancato rispetto della decisione di un tribunale. Questo però non vuole dire  che non troveremo una soluzione idonea a rispondere alle necessità evidenziate dalla Uefa" ha sottolineato l’assessore allo Sport e alla Pianificazione territoriale, Paolo Pizzocaro. Quindi per il Comune lo store è da demolire e si andrà a rispettare i parametri UEFA in altro modo. La richiesta di demolizione era arrivata per il mancato rispetto delle distanze cimiteriali. La protesta dell'Udinese si basa sul fatto che la demolizione dell'edificio è richiesta "da un regio decreto del 1934 e quello dei Rizzi è l’unico per il quale è rimasta in vigore considerato che la fascia di rispetto per quello di Cussignacco nel 2004 è stata portata a 60 metri, mentre quella per il cimitero di San Vito è stata ridotta a 100, poi a 85 e infine agli attuali 55". L’Udinese sta comunque continuando la sua lotta con una serie di ricorsi, ma il Comune è deciso: lo store va abbattuto.


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