Cm.com - Mercato Udinese da 6,5 in pagella
Si è chiusa ieri sera la sessione estiva di calciomercato e a Udine si possono tirare le somme. Non è stata certamente una campagna entusiasmante quella portata avanti dall'Udinese Calcio, come di consueto, ma partendo dal cambio di guida tecnica con l'arrivo di Stramaccioni, la società friulana ha inanellato una serie di innesti il cui valore alla distanza non è da sottovalutare. Il caso Scuffet, con il no all'Atletico di Madrid, ha fatto passare completamente in sordina la cessione di un pezzo pregiato come Pereyra, mentre più dolorose per i tifosi sono state le partenze di Basta e Nico Lopez, ma andiamo ad analizzare nel dettaglio gli arrivi e le partenze.
ARRIVI
Gli acquisti di punta del mercato friulano, sono sicuramente Thereau dal Chievo Verona, Kone dal Bologna e Guilherme dal Corinthias. I primi due erano da parecchio tempo nel taccuino degli osservatori dell'Udinese e l'arrivo di Stramaccioni ha fatto si che i desideri diventassero realtà. Oltre ad essere dei buoni giocatori, Thereau e Kone sono il segno evidente che Stramaccioni non vive sotto l'ombra di Guidolin, ed anzi ha margini di parola anche sul mercato. Guilherme già dall'esordio si è fatto notare per grinta e qualità in mezzo al campo, uno di quei giocatori che ti attrae da subito e l'impressione è che farà molto parlare di se in futuro. Sono rientrati dai prestiti Pasquale, Coda e Faraoni a rinfoltire il gruppo degli italiani nello spogliatoio; lo scorso anno avevamo mosso critiche alla società per le loro cessioni, il loro rientro viene quindi accolto con buoni auspici. Le mine vaganti che saranno da valutare nel corso della stagione sono Wague, Evangelista e Piris, mentre alla lunga tornerà sicuramente utile l'esperienza dell'ex Liverpool Albert Riera. Nella girandola delle comproprietà, stupisce un po' l'arrivo del portiere greco Karnezis, in un reparto già ampiamente coperto da Brkic, Scuffet e il neopromosso dalla Primavera Meret.
PARTENZE
Le cessioni illustri sono quelle di Basta, Pereyra e Nico Lopez; quella di Basta è decisamente la più dolorosa da sopportare per i tifosi, vista la grinta e fama da lottatore che ha il serbo, ma dal punto di vista prettamente tattico, la fioritura di Widmer rende la cessione indolore. Il tucumano andava ceduto, ci sono giocatori che capisci da subito che sono di passaggio e trattenerli diventa controproducente, la società si è quindi mossa bene. Per le partenze di Nico Lopez al Verona e Zielinski all'Empoli, vale un discorso unico per entrambi: vanno valorizzati ma per farlo devono giocare, giusta quindi la formula del prestito. Se ne va anche Lazzari, mai entrato completamente nel cuore dei friulani, come Maicosuel il cui rigore fallito, con il cucchiaio contro il Braga, è sempre stata un'ombra a coprire le sue prestazioni.
BILANCIO
Si può dire che l'Udinese quest'anno sia più forte dello scorso campionato. Ma la vera mossa vincente di quest'estate è stato l'arrivo di Andrea Stramaccioni, insieme a Stankovic, sulla panchina. Lo spogliatoio vive di un ritrovato entusiasmo, l'amalgama del gruppo è buona e il duro lavoro sta già portando i suoi frutti. Nella sfida contro l'Empoli si sono visti svariati schemi, provati in allenamento, che hanno reso la partita stuzzicante dal punto di vista tattico. I ragazzi sembrano rispondere bene, staremo a vedere come proseguiranno le cose, ma le premesse sono delle migliori. Luci e ombre invece per quanto riguarda la gestione dei portieri, ceduto Benussi in extremis al Verona e Kelava al Carpi, restano ancora 4 portieri a disposizione le cui gerarchie sono ancora tutte da scoprire.
VOTO 6,5
Lo scorso anno ci eravamo tenuti bassi, ponendo in chiaro che il mercato dell'Udinese dovesse essere valutato alla distanza, ma quest'anno la società ha lavorato bene, dovendo oltretutto gestire la grana dell'abolizione delle comproprietà. In un mare di giocatori (49 erano i calciatori presenti al primo giorni di ritiro) che rientravano dai vari prestiti, la società ha dovuto di comune accordo con l'allenatore, trovare una sistemazioni a tutti e decidere chi andava trattenuto. Si può dire quindi che il risultato sembra buono, ma come sempre sarà il campo a dare i voti veri.