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Ci ha lasciato Laszlo Szoke, bianconero dal 1952 al 1955

di Redazione TuttoUdinese
Fonte: udinese.it

Un grave lutto ha colpito la famiglia dell'Udinese Calcio: stamani alle 6, all'ospedale "Santa Maria della Misericordia" di Udine, è scomparso dopo lunga malattia Laszlo Szoke che indossò la maglia bianconera dal 1952 al 1955. Szoke era nato a Budapest il 17 ottobre 1930. Lascia la moglie Cornelia Bertoli, nipote del primo presidente dell'Udinese Calcio in serie A, Giuseppe Bertoli, e tre figli cui va l'affettuoso, commosso abbraccio da parte di tutta l'Udinese Calcio.

Con la scomparsa di Laszlo Szoke, "Lazi" per gli amici più intimi, l'Udinese perde uno degli ultimi superstiti di quella fantastica squadra che, che nella stagione 1954-55, concluse il massimo campionato al secondo posto a quattro lunghezze dal Milan di Schiaffino, Liedholm, Nordahl, Buffon, Maldini. Dotato di ottima visione di gioco, Szoke ricopriva il ruolo di mezzala e ci sapeva fare con entrambi i piedi dettando magistralmente i tempi di gioco ai propri compagni di squadra.

Szoke lasciò l'Ungheria agli inizi del 1949 per sfuggire alla dittatura comunista e arrivò a Vienna in battello lungo il Danubio. Alcuni giorni dopo a Torino (convocato dal Direttore Generale del Grande Torino) Egri Erbstein, poco prima della partenza della squadra granata per Lisbona per l'amichevole con il Benfica prima della tragedia di Superga ("fossi arrivato qualche giorno prima a Torino - era solito ricordare Lazi - avrei potuto essere anch'io su quell'aereo che si sfracellò a Superga"). Poi Aldo Tacchini, commerciante di Gorizia, ma anche abile manager calcistico, lo inserì nel Pro Gorizia Calcio di cui era il presidente. Dal Pro Gorizia (serie C), Szoke venne ceduto al Fanfulla di Lodi che militò nella cadetteria con cui disputò 25 incontri  segnando 5 reti; l'anno successivo Tacchini lo indirizzò in Sud America dove Szoke trovò sistemazione nello Junior Barranquilla della Colombia per poi militare nel Racing Club Sport di Parigi con cui nel 1952 disputò 5 incontri (A Parigi Szoke fu anche la comparsa in un film di Brigitte Bardot "E Dio creò la femmina"...) Nell'estate del 1952 Lazi ritornò in Italia e Tacchini convinse il presidente dell'Udinese Dino Bruseschi (da poche settimane era subentrato alla guida del club a suo suocero, Giuseppe Bertoli) ad acquistare "questo giovane talento".

TRE ANNI IN BIANCONERO - Laszlo Szoke debuttò con l'Udinese in A alla prima di campionato, il 14 settembre 1952 nella gara casalinga contro la Lazio e vinta per 2-1. In quella stagione fu uno dei migliori bianconeri, saltò solamente due gare, segnò 5 reti (la prima delle quali il 30 novembre 1952 proprio contro la Triestina di cui diventerà in seguito uno dei giocatori più importanti) in 32 incontri disputati. L'anno successivo fu ancora tra i protagonisti anche se dovette saltare 13 gare e fu l'artefice della splendida affermazione a Milano sui campioni d'Italia dell'Inter (2-0) a cui rifilerà anche uno splendido gol. Nel 1954-55, l'anno del secondo posto, la mezzala magiara fu bersagliata dalla sfortuna sotto forma di infortuni (soprattutto quello al ginocchio) che ne limitò il rendimento e Szoke trovò spazio solo in 13 incontri, Al termine di quella annata si chiuse la sua avventura bianconera caratterizzata da 66 incontri e 9 reti e venne trasferito alla Triestina con cui si prese la rivincita nei confronti della cattiva sorte. Con al maglia alabardata Szoke giocò, tra A e B sino al 1960; poi, per una stagione, difese i colori del Brescia (serie B) prima di rientrare a Trieste dando un contributo alla promozione della squadra (nel frattempo retrocessa in C) a rientrare nel mondo dei cadetti. Szoke (163 presenze e 12 gol segnati con la maglia alabardata) concluse la sua avventura triestina e con il calcio professionistico al termine della stagione 1962-63 scendendo in campo 6 volte.

Szoke sposò Cornelia Bertoli (che conobbe nell'estate del 1952 a Piano d'Arta dove l'Udinese era in ritiro) il 2 giugno 1952, a Sant'Eufemia di Segnacco. Il viaggio di nozze ebbe come meta la Svezia dove si disputavano i campionati del Mondo e dove i coniugi Szoke, ospiti di un'altra vecchia gloria del calcio udinese, Arne Selmosson, conobbero l'astro nascente Pelè.

Laszlo Szoke, prima di diventare agente commerciale nell'import-export tra il Friuli e l'Ungheria (ha lavorato a lungo a Milano con la Eudeal dei Tamaro di Trieste), ha partecipato per un breve periodo al campionato dilettanti con il Brugnera. Nei nei primi anni della gestione di Gianpaolo Pozzo, diventò anche pubblic relation man dell'Udinese e, per un certo periodo, fu brillante opinionista calcistico della Rai del Friuli Venezia Giulia. 


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