Champions League: il Bayern di Benatia umilia la Roma, finisce 7-1 per i tedeschi
E’ difficile raccontare una partita giocata da una sola squadra. Padrona del campo per 90 minuti, capace di schiacciare gli avversari in ogni parte del campo e in ogni situazione di gioco. La Roma esce con le ossa rotte da una serata di Champions League diventata in appena 36 minuti un incubo terrificante.
Un primo tempo chiuso con ben cinque gol di svantaggio, come l’incredibile Brasile-Germania dello scorso luglio. E come la storica semifinale dei Mondiali brasiliani, anche la serata romana si chiude con un bruciante e storico 7-1 a favore della formazione teutonica.
Ennesima bocciatura per il calcio italiano, con una delle due migliori squadre (per distacco) del nostro campionato umiliata sul campo dallo strapotere di un vero top club europeo. Il Bayern Monaco di Guardiola passeggia e veleggia in solitaria a quota 9 punti verso gli ottavi di finale. Alla Roma non resta che leccarsi le ferite, riprendersi al più presto, e godersi comunque il secondo posto in classifica grazie al pareggio del City in Russia (più due sugli inglesi dopo tre giornate).
IL COMMENTO DELLA PARTITA
L’inizio è confortante, perché la Roma gioca a viso aperto provando a infastidire un Bayern schierato con un insolito 3-3-3-1 da Guardiola capace però di non lasciare punti di riferimento ai giallorossi di Guardiola. Ma è solo un’illusione. I bavaresi, infatti, impiegano appena 8 minuti per scardinare la difesa di Garcia con Robben che umilia Cole e disegna una meraviglia col mancino che si infila sul sette più lontano della porta difesa da De Sanctis. La reazione giallorossa è rabbiosa. Un minuto dopo, infatti, Neuer deve superarsi sulla conclusione ravvicinata di Gervinho. Ennesima illusione di una serata che presto si trasformerà in una tragedia sportiva per il popolo giallorosso. Totti sparisce dal radar della partita, oscurato dalla presenza di Xabi Alonso, mentre il centrocampo fatica a controbattere sulle accelerazioni tedesche. Peggio va alla difesa, dove Cole viene costantemente umiliato da Robben. Al 14’ Götze sfiora il raddoppio fermato solamente dal piede di De Sanctis, ma è solo questione di tempo. Nove minuti per la precisione, quando al 23’ l’ex Dortmund trova il destro vincente dal limite dell’area dopo un meraviglioso triangolo con Müller (sponda di tacco). La partita finisce qui in pratica, perché la Roma scompare dal campo, mentre il Bayern continua ad attaccare. E a segnare. Senza pietà. Una sorta di Brasile-Germania, semifinale degli ultimi Mondiali. Al 25’, Lewandowski salta indisturbato in area per il 3-0, mentre al 30’ Robben raccoglie in area un passaggio memorabile dello stesso polacco per il poker. Al 35’, infine, il direttore di gara Eriksson non ha nessuna pietà nel fischiare un calcio di rigore al Bayern quando Manolas tocca col braccio su un’incursione a sinistra di Alaba: Müller fredda De Sanctis per il quinto gol bavarese in appena 36 minuti.
La ripresa non vede più tra i protagonisti Totti e Cole, lasciati punitivamente negli spogliatoi da Garcia, ma ritrova lo spirito e l’orgoglio dei giallorossi. Gervinho guida la riscossa, almeno per l’onore, dei padroni di casa trovando però di fronte sempre un monumentale Neuer. E quando non ci arriva il portierone tedesco (letteralmente mostruoso al 61’ quando blocca sulla linea un tiro a botta sicura da due passi dello stesso ivoriano) è il legno a strozzare sul nascere l’urlo di gioia dell’ex attaccante dell’Arsenal. Gol che però arriva, meritatamente, al 66’ quando Nainggolan serve un pallone invitante che finalmente Gervinho riesce a scaraventare nella porta tedesca con un preciso colpo di testa. Ennesima illusione di una serata interminabile. Guardiola mette in campo Ribery e Shaqiri, e proprio la voglia dei due nuovi protagonisti riporta l’inerzia del match a favore dei tedeschi che nel finale trovano altre due reti. Robben serve un gran assist a Ribery, abile nel superare De Sanctis con uno splendido pallonetto, mentre Shaqiri fissa il risultato sul definitivo 7-1 raccogliendo un’errata respinta corta dell’estremo difensore italiano. Cala il sipario, una vera liberazione per i giallorossi.