Causio: "Bisogna cercare di non regalare mezzi tempi e di giocare ad alto livello almeno per un'ora"
Fonte: Udinews TV
Franco Causio, commentatore sportivo ed ex calciatore dell'Udinese dal 1981 al 1984, ha rilasciato delle dichiarazioni a Jacopo Romeo per Udinews TV, prima della conferenza stampa di oggi di mister Velazquez.
- Udinese-Milan, sfida importante dove entrambe le squadre vogliono fare bene. Sappiamo che Gattuso avrà dei bei grattacapi per la formazione visto anche lo stop di Biglia: questo può rappresentare un vantaggio per l'Udinese?
- I vantaggi si hanno sul campo, le figurine non fanno mai il risultato. Biglia comunque è un giocatore importantissimo, dà equilibrio a tutta la squadra così come Kessié e Bonaventura, con quest'ultimo che difficilmente verrà convocato domani. Non dimentichiamoci poi anche degli indisponibili Calabria e Conti. Comunque il Milan resta un'ottima squadra che con l'assenza del metronomo Biglia farà però un po' più di fatica.
- Entrambe le squadre molto probabilmente giocheranno col 3-5-2: dove si deciderà la partita? Sugli esterni?
- Non so se giocherà Pussetto, mi ha convinto di meno rispetto a Ter Avest, che ha fatto molto bene negli ultimi venti minuti a Genova. Con Stryger Larsen e Ter Avest secondo me le nostre corsie dovrebbero essere più coperte, senza nulla togliere allo stesso Pussetto. L'argentino ha fatto molto meglio piuttosto quando è stato messo davanti vicino a Lasagna.
- Buone notizie poi in casa Udinese guardando i convocati, perché i giocatori che negli ultimi giorni si sono allenati in gruppo sono stati ritenuti subito pronti per far parte dei 23.
- Tra Machis e Nuytinck comunque penso che l'allenatore abbia più bisogno della fase difensiva: l'olandese la sa gestire bene, è il comandante.
- Ti aspetti di vedere in campo Nuytinck quindi?
- Sì, più Nuytinck che Machis. Poi sai bisogna vedere se il difensore è quasi al 100 per cento o se ha ancora qualche residuo.
- Ultima considerazione: ieri è stato il grande giorno di De Paul, che ha rinnovato fino al 2023. Poi è arrivata anche la certezza della chiamata nella Nazionale argentina. Ieri ha detto che vuole guidare la squadra alla vittoria contro il Milan. Credi che tutte queste cose positive che si stanno incanalando a favore di De Paul lo possano far aiutare a cavalcare la cresta dell'onda?
- I fattori positivi si sono visti già dalla preparazione per quanto riguarda Rodrigo: il dialogo tra lui e l'allenatore, tra lui e la società. Se ti ricordi all'inizio lui era un po' permaloso, voleva andare via perché alcune società lo cercavano. Poi sia l'allenatore che la società gli hanno fatto cambiare idea, lo hanno convinto e credo che la migliore risposta sia il campo. Lui sta facendo per ora un campionato eccezionale, coronato anche da dei gol. Sicuramente domani è una partita sentita da tutti e quindi credo che lui si voglia mettere in evidenza. La squadra dovrà avere un atteggiamento importante e dovrà fare una buona prestazione per arrivare a Empoli con la testa giusta. Bisogna cercare di non regalare mezzi tempi e di giocare ad alto livello almeno per un'ora.