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Caso diritti tv, Campoccia: "Presto un accordo"

di Francesco Digilio

Juventus, Inter, Roma, Fiorentina, Sampdoria, Sassuolo e Verona, le "sette sorelle" che contestano la proposta di Infront relativa ai diritti televisivi, che prevede un rinnovo del mandato fino al 2021, sembrano essere più flessibili. Questo almeno il parere di Stefano Campoccia, vice-presidente dell'Udinese. che, sulla questione, ha dichiarato: "Vedo un atteggiamento costruttivo da parte di tutti, la posizione delle dissidenti sembra essersi ammorbidita, pare non abbiano più una posizione pregiudiziale nei confronti di Infront. Credo che alla riunione dell'8 novembre e all'assemblea del 15 riusciremo a trovare un accordo". I motivi del disaccordo, continua il vicepresidente, "sono fondamentalmente tre: il primo è del minimo garantito, fissato da Infront a 900 milioni fino al 2018 e poi 930 fino al 2021; poi la durata del mandato, fino al 2021; infine la cessione dei diritti all'estero, con cui si ricavano 120 milioni contro, ad esempio, i 900 della Premier League. Nemmeno a noi la proposta di Infront convince del tutto, però dobbiamo fare presto, perché gli altri tornei di punta in Europa hanno già ceduto i diritti fino al 2018. Vorremmo vendere meglio i diritti all'estero, rendendo la Serie A un campionato più appetibile fuori dai nostri confini".


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