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Campoccia: "La spesa per lo stadio toglie qualche risorsa alla squadra, Mandragora darà tante soddisfazioni nonostante le difficoltà"

di Davide Marchiol

Stefano Campoccia, vice presidente dell'Udinese, parla ai microfoni di Radio CRC dei rapporti col Napoli e dei talenti che i bianconeri regolarmente lanciano nel calcio che conta: "Pescare talenti è difficile; i tempi cambiano e a volte manca quel quid in più. Le difficoltà? La qualità c'è, ma è mancata la coesione del gruppo che fa fatica a ritrovare le sue identità. L'impegno è lo stesso e non dimentichiamoci che abbiamo fatto un investimento poderoso che toglie, nell'immediato, alcune risorse alla squadra. Abbiamo investito circa 50 milioni per lo stadio nuovo. L'Udinese ha sempre lottato per i diritti televisivi che sono il 70-80% dei nostri ricavi. Il calcio è fatto di episodi e se vado a rileggere alcune gare sarebbe andato tutto per il meglio. I nuovi talenti? Mandragora è un talento emergente e insieme a Musso sono stati una sorpresa. Da Nicola sono molto affascinato dal modo in cui riesce ad avere una visione fredda e lucida. Nicola è un grande animatore e spero che i ragazzi ricambino gli sforzi, poi, la stagione è andata così. Parlerò quando si apriranno i mercati. Per Rodrigo de Paul si sono avvicinate quattro grandi squadre. Per Lasagna la convocazione in nazionale lo aiuta molto. Oggi il Napoli brilla con Allan e Meret. Adesso, il mercato è più ampio e per chi valorizza è necessario dare un valore realistico, l'amico De Laurentiis dovrà fare i conti con la realtà. Pussetto è nel pieno della sua maturazione, aspettiamo maggio. Mandragora darà tante soddisfazioni per questa squadra".


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