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Campoccia: "Il progetto eSports nuovo modo di approcciarci alla tribù Udinese, ci teniamo molto"

di Davide Marchiol

Il vice presidente Campoccia ha presentato oggi il nuovo progetto eSports targato Udinese: “Siamo molto orgogliosi come Udinese Calcio di poter dare il battesimo a questa nuova iniziativa, vogliamo dare il via a un nuovo modo di comunicare con la tribù Udinese e partiremo da qui. Il mondo sta virando, il calcio è uno sport antico, il mondo digitale è un ponte tra come abbiamo vissuto il calcio noi e il calcio moderno, è un ponte anche per comunicare. Noi oggi stiamo cercando come Consiglio della Serie A per investire in questo portale, in cui vogliamo coniugare due mondi, quelli drogati come me e quelli che vedono invece il mondo digitale. Una stagione nuova in cui i giovani possono capire il calcio. Quello dei videogiochi è un mondo fatto di passione e l'Udinese privilegia la passione, tutti noi, da me alla famiglia Pozzo passando per chi il calcio lo pratica, pensiamo che gli esports siano un modo per coniugare sport praticato e quello digitale. Noi come Udinese diciamo passione e professionalità, da molti anni abbiamo un modello che seguiamo e abbiamo riconoscimenti ormai internazionali sulla nostra abilità nel cercare talenti. Vogliamo replicarlo anche negli esports, siamo stati i primi a proporre un'iniziativa del genere partendo dal basso. Questo mondo rischia di avere una visione negativa, spesso diciamo ai nostri figli che stanno perdendo tempo, vogliamo coniugare allora questa passione all'etica del gioco, vogliamo portare dei messaggi morale anche su cose che attualmente vengono viste con pregiudizio, può essere una formazione questa, sviluppando etica e tecnica in questo mondo. Ci piace sognare a medio termine, vorremo vedere il nostro stadio, che è un centro a cui attorno può ruotare un'area importante, sede di eventi sempre più importanti. La nostra squadra di marketing si sta ora cimentando in cose sempre nuove, vogliamo portare avanti questo grande progetto con eventi che ancora non possiamo svelare. L'obiettivo è creare una gaming house all'interno dello stadio per ospitare in futuro anche egamers non legati strettamente al mondo del calcio”.


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