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Cala il sipario sull'avventura di Muriel a Udine: è giusto o meno lasciarlo andare via?

di Stefano Pontoni

Ormai sembra essere certo che tra pochi giorni calerà il sipario sull'avventura di Luis Muriel all'Udinese. La storia è ormai finita con il colombiano che si prepara a lasciare Udine. Il Friuli dovrebbe essere stata la terra che avrebbe dovuto lanciarlo nell'alto dei top player europei ma così purtroppo non è stato. Luis non è mai riuscito a raggiungere quelle vette che tutti si auspicavano potesse toccare dato le grandissimi doti tecniche in suo possesso. Dopo il suo arrivo da Lecce si era arrivati perfino a paragonarlo a Ronaldo il Fenomeno, per movenze e dribbling letale, poi però sono cominciati i problemi, dentro e fuori dal campo che, soprattutto nell'ultimo anno e mezzo, lo hanno reso più un problema che una risorsa. Ora, dopo le prime smentite di rito, anche il ds del club friulano Cristiano Giaretta, nella giornata di ieri ha confermato che verranno prese in considerazione tutte le offerte per il colombiano ormai fuori dai piani della società. Se Guidolin, con il quale il rapporto non è mai stato idilliaco, lo scorso anno aveva abbandonato l'impresa di renderlo un campione, relegandolo in panchina, quest'anno con il cambio di allenatore si pensava ci potesse essere una rinascita e magari una definitiva esplosione. Stramaccioni ci aveva creduto, ed il rapporto diretto con il giocatore non sarebbe neanche cattivo, ma i continui infortuni e una condizione atletica che tarda ad arrivare sembra aver stufato tutto l'ambiente. Il giocatore, che per tutti gli addetti ai lavori è addirittura più forte dell'ex gemello Juan Cuadrado, non ha mai trovato continuità nel proprio rendimento, restando sempre all'ombra del vecchio bomber Totò Di Natale, anzi rendendosi protagonista spesso di spiacevoli espisodi oltre le righe al di fuori del rettangolo da gioco. Ora il divorzio è vicino e quasi certamente Muriel non farà parte a gennaio della squadra che lo ha scovato e che ha provato in tutti i modi a farlo crescere. È giusto quindi lasciarlo andare via? Anche lo stesso Muriel ormai non crede più nel progetto Udinese e sente la necessità di una nuova avventura. L'ambiente e i tifosi allo stesso modo non apre abbiano più l'intenzione di voler puntare su di lui, non c'è più la fiducia in un suo futuro migliore in Friuli. È meglio quindi che le strade si separino per il bene di tutti. Resterà per molto tempo però quel pizzico di rammarico per aver visto un potenziale campione restare solo che un talento inespresso.


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