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Bruno Pizzul - I doriani guariti dal derby

di Davide Rampazzo
Fonte: Messaggero Veneto

Ancora una domenica di calcio senza l’Udinese che giocherà questa sera a Marassi con la Sampdoria. “Vacatio ” pallonara ben gradita, perchè è stato il giorno della Messa degli Alpini in Duomo a Milano, con inevitabili successivi prolungamenti di aggregazione – diciamo così – più laica.
Per me ultima domenica dell’anno milanese, ora nel periodo natalizio lungo e atteso soggiorno in Friuli e subito due appuntamenti significativi: proprio oggi a Cormòns omaggio a Germano Mian, nei cento anni dalla nascita, un santone del pallone locale, grande amico di Nereo Rocco con cui giocò nella Triestina e nel Napoli, domani  Udine premio “Rusticitas” attribuito dall’Università friulana a Edy Reja per la capacità di sopportazione e lo stile decoroso esibiti nel corso della sua bella carriera.
C’è comunque grande attesa per quel che saprà fare l’Udinese a Marassi, contro una Sampdoria in netta ripresa dopo il clamoroso periodo in cui incappò in sette sconfitte consecutive, con Ciro Ferrara miracolosamente e lodevolmente mantenuto in panchina. La vittoria nel derby, mitica partita dell’anno a Genova, ha portato una netta inversione di tendenza, sette punti nelle ultime tre partite e zona pericolosa allontanata, con in più la perfida soddisfazione di vedere i non amatissimi cugini genoani sempre nei bassifondi. Samp dunque con il morale a mille e ben intenzionata a prolungare la serie positiva: la squadra appare solida, ben coperta con il ferrariano 4-5-1, in avanti una sola punta, il giovane spavaldo Icardi, mobilissimo e capace di far allungare l’intera squadra. Inutile dire che i doriani contano di battere e scavalcare in classifica un’Udinese che considerano alla loro portata. Quanto ai bianconeri sono a un altro snodo importante della loro stagione: Guidolin constata con soddisfazione che ormai il tempo gramo degli infortuni a catena sta per finire, ma al tempo stesso sa di dover gestire con grande attenzione i rientri, per fortuna sembra che il guaio capitato a Benatia sia meno grave del temuto,ma anche i vari Pinzi, Domizzi, Lazzari forse non sono ancora pronti del tutto. Dovrebbe scendere in campo, sia pure da uomo mascherato, Dusan Basta, fondamentale sulla fascia, mentre ci si aspettano ulteriori miglioramenti dai giovani cui il Guido ha riservato la propria gratitudine. In avanti naturalmente Di Natale con negli occhi di tutti quel tiro di Totò finito fuori di un niente all’ultimo secondo della gara con il Liverpool, ennesima dimostrazione di come lui,anche se gioca solo qualche minuto, sa essere pericoloso e spesso determinante. Per restare agganciata alla parte sinistra della classifica e far contento “paròn” Pozzo, l’Udinese deve far punti: tra l’altro solo piazzandosi a fine stagione tra le prime dieci ci sarebbe qualche briciola in più della torta derivante dai diritti televisivi. Argomento al quale la società è giustamente molto sensibile.

 


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