Borghi su Pereyra: "Rispecchia il suo soprannome. Perfetto per Conte e quel Superclasico..."
Fonte: TuttoJuve.com
La redazione di tuttojuve.com ha intervistato, in esclusiva, il noto giornalista di Fox Sports, Stefano Borghi, esperto di calcio internazionale che ha commentato i "primi passi" di Pereyra ai tempi del River Plate.
Il centrocampista friulano sarebbe un giusto innesto per a Juve?
"E' un giocatore che, rispetto ai suoi primi passi si è molto evoluto. Si capiva subito che una delle sue qualità principali fosse l'estrema adattabilità e, considerando questo aspetto, trovo che Pereyra sia un innesto particolarmente indicato per un tecnico come Antonio Conte che ama rimestare la squadra anche durante la partita. Il gocatore in Argentina ma anche in Italia, dove ha completato la sua maturazione, si è abituato a giocare sia come esterno a tutta fascia, e allora potrebbe essere addirittura possibile una sua rivisitazione alla Asamoah preso come mezz'ala e poi portato a fare il laterale, sia come intermedio di centrocampo, ma anche come mezza punta in certe visioni di Giuidolin. E' un giocatore in grado di ricoprire tanti ruoli, che ha un'attitudine sempre molto apprezzabile:è un lavoratore oltre ad essere un elemento di buona tecnica. Ha raggiunto il tipo di maturazione necessaria per far bene in Serie A, quindi credo che abbia un profilo estremamente interessante".
In cosa ti ha colpito le prime volte che l'hai visto giocare?
"Pereyra scese in campo con la maglia del River Plate quando il club cominciava ad intravedere i primi nuvoloni della retrocessione e decise, un po' per necessità un po' per tradizione, di lanciare i giovani del vivaio.I giocatori messi in luce furono tre: il centrocampista dell'Udinese, Lamela e Lanzini. Questi ragazzi impattarono con una squadra alla deriva mettendoci grande personalità: Lamela era il più elegante e quello più dotato tecnicamente, Lanzini era il più giovane e sta continuando ad emergere, Pereyra rapiva per la sua applicazione e la sua adattabilità. Il giocatore aveva una straordinaria capacità di gestire atleticamente più ruoli, accompagnandoli con ottime visioni tecniche. Pereyra è un Tucumano: in Argentina la zona di Tucuman è famosa per essere abitata da grandi lavoratori che parlano poco ma producono molto ed il centrocampista dell'Udinese è la perfetta fotografia della sua terra di origine".
Ricordi un aneddoto riguardante Pereyra?
"Ricordo un Superclasico vinto dal River contro il Boca al Monumental. Il River era da un po' di tempo che non trionfava in un Superclasico, e l'asse sulla sinistra Pereyra - Lamela fu l'asse decisivo della partita. Fecero un match straordinario integrando l'ottima tecnica di Lamela e il grande lavoro di Pereyra. In questo senso il centrocampista dell'Udinese mi era subito apparso come l'elemento più adattabile al gioco europeo, per la sua capacità atletica oltre che per i mezzi tecnici".