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Boksic e il calcio croato: "Bubnjic è uno dei nostri fenomeni"

di Pier Francesco Caracciolo

Con il suo talento e la sua velocità, Alen Boksic è stato uno dei più forti attaccanti della storia del calcio croato. Nella sua carriera ha passato ben sette anni in Italia, vestendo le maglie di Lazio e Juventus. Ora che ha appeso le scarpe al chiodo, diventando Team Manager della sua Nazionale, l'ex punta croata continua a guardare con un occhio di interesse al nostro campionato e dalle pagine del Corriere dello Sport fa un'analisi dei suoi connazionali che giocano in Serie A: "In Italia i nostri fenomeni li conoscete molto bene. C’è Mateo Kovacic, centrocampista che con l’Inter ha già messo insieme diverse presenze la scorsa stagione, Igor Bubnjic acquistato dall’Udinese e Tin Jedvaj, oggi alla Roma e finalmente a disposizione di Rudi Garcia. Presto apprezzerete anche i giovani fino ad oggi meno noti. Credo possano dare un contributo importante al calcio italiano, sono giovani e hanno il futuro davanti. Già adesso".

Boksic si sofferma in particolare su Ante Rebic, giovane talento appena sbarcato a Firenze: "Non mi piace fare paragoni, anche perché credo che ogni giocatore sia unico nelle sue specificità. Se parliamo di velocità nei movimenti, credo che Ante ricordi molto come ero io alla sua età, ma ritengo riduttivo ancorare le potenzialità di un atleta al ricordo di un altro vissuto oltretutto in un’altra epoca sportiva. In sostanza Rebic è Rebic, con i suoi pregi e i suoi difetti. È un attaccante molto veloce e fisicamente potente, con importanti doti fisiche. Ha un futuro importante davanti a sé, deve solo essere bravo a prenderselo. Essersi trasferito alla Fiorentina, in una squadra ricca di ottime individualità e costruita sull’esperienza di campioni, non potrà che aiutarlo a crescere. Abbiamo tanti giovani su cui contare. Il nostro oro non è solo Rebic. Ante potrà diventare un punto di riferimento per la Nazionale maggiore, ma dipenderà da quanto riuscirà a crescere e costruire in viola. Se vincerà più di me? Spero possa farcela, mi auguro anzi che alzi più trofei, che superi i miei record, ma ciò dipenderà dai club con cui giocherà, non solo da lui".


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